“È  ormai chiaro come l’esternazione del nuovo leader della Lega Nord Roberto Maroni su Facebook, di qualche settimana fa, dopo il via libera a Flavio Tosi alle sue liste da parte di Bossi, nelle quali aveva scritto Padania Libera, non fossero una battuta che non faceva ridere, ma il suo tragico modo di pensare. Il progetto fanta-secessionistico di Maroni e della Lega rischia di allontanare inesorabilmente Verona da una logica Europea e nazionale, un progetto già abbastanza opinabile 20 anni e del tutto infondato oggi. A questo punto ci aspettiamo da parte di Tosi anche un Veneto Stato e il riproporsi di tutti gli stereotipi più beceri” dice il candidato del centrodestra Luigi Castelletti.

“Credevo - continua Castelletti - che quel lavoro di pulizia invocato dopo l’inchiesta della magistratura sulle spese del partito, avesse davvero seguito e permettesse alla Lega di dimostrare la volontà di un nuovo corso. Non è così. La farneticazione e l’ideologia prevale al buon senso e alla concretezza e questo non è un buon segnale”.

“Inutile -conclude - ricordare il tentativo di Tosi di smarcarsi da certe prese di posizioni del suo partito. Tosi, da grande amico qual è di Maroni, ha gettato la maschera e ha dimostrato che la sua prova di moderatezza è solo un compromesso elettorale per cercare di conquistare più voti. Credo che sia ora che Tosi faccia chiarezza dentro di se e verso i cittadini su qual è la sua vera posizione rispetto alla Lega e se lui è un leghista solo quando gli fa comodo esserlo oppure no”.