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Castel San Pietro, ecco il nuovo polo culturale

Biasi: Bisogna sbloccare la situazione immobiliare di Verona Sud"

La Fondazione Cariverona trasformerà l’ex caserma di Castel San Pietro in un museo d’arte moderna. Obiettivo primario: rivalutare l’intera area circostante come nuovo polo d’attrazione culturale e turistica. “La straordinaria posizione dell’edificio, che domina sopra Verona, può permettere un’interazione tra istituzione museale e contesto”, ha detto il presidente della Fondazione Paolo Biasi. L’intervento verrà affidato allo studio dell’architetto Stefano Gris, ma prima il progetto dovrà trovare il parere positivo da parte della Sovrintendenza.

Il lavoro di Gris comprenderà: il restauro dell’edificio esistente e la trasformazione degli spazi storici per la nuova funzione museale, la creazione di una grande hall ipogea di ingresso al museo, il ripristino della funicolare per il collegamento tra città e museo, con il progetto della nuova stazione d’arrivo. Al centro della hall appare la cupola in mattoni della grande cisterna risalente al periodo visconteo, che sarà parte integrante del percorso museale e ospiterà un progetto multimediale sulla storia della città.

Il presidente Biasi ha anche colto l’occasione per sollecitare gli attori interessati a risolvere il nodo Polo finanziario. L’area che sarebbe stata destinata a questo progetto, il Comune l’ha invece destinata alla Fiera, ma questo aspetto va a coinvolgere proprio il polo culturale e Palazzo Forti, dopo la decisione di metterlo in vendita. Biasi ha quindi chiesto una soluzione a questa situazione di stallo legata agli immobili e alle aree di Verona Sud di proprietà della Fondazione. I musei veronesi potrebbero uscire dai palazzi in vendita per favorire, quindi, la creazione del polo culturale. E questo naturalmente aprirebbe le porte degli stessi palazzi ai privati.

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