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PD, M5S e Michele Croce. Le reazioni della politica veronese sul caso Agec

"Mi davano del matto, del visionario. Tutti i politici contro il presidente Croce. La verità è arrivata. Sistema Agec abbattuto. Ora tocca al sistema Verona", ha detto l'avvocato che ora guida il movimento Verona Pulita

Le condanne arrivate in seguito al Processo Agec Bis, hanno scatenato le reazioni del mondo politico veronese. L'ex presidente Agec Michele Croce, oggi a capo del movimento Verona Pulita, con il quale punta a Palazzo Barbieri nelle prossime elezioni, ha così commentato: "Mi davano del matto, del visionario. Tutti i politici contro il presidente Croce. La verità è arrivata. Sistema Agec abbattuto. Ora tocca al sistema Verona". 

Anche dal Partito Democratico arrivano commenti, quelli di Michele Bertucco e Fabio Segattini, del gruppo consiliare del Pd, che chiedono maggiore chiarezza sulla vicenda:

L'estrema incertezza amministrativa, unita alle nuove sanzioni penali comminate in primo grado di giudizio che per la prima volta toccano anche il consiglio di amministrazione e un consigliere comunale, raccontano di Agec come di un'azienda incapace di risollevarsi dal fango in cui l'avevano precipitata le inchieste sulle mense scolastiche. Pur avendo finito di ammortizzare il colossale debito che era stata costretta ad assumere per volontà della prima amministrazione Tosi per l'acquisto delle farmacie comunali (in realtà una semplice partita di giro per coprire i buchi del bilancio comunale) all'orizzonte non si vede ancora una strategia in grado di rilanciare l'azienda in quella che sarebbe la sua mission originaria: affrontare l'emergenza abitativa a Verona. L'iniziativa collaterale della Fondazione Scaligera per la Casa, istituita qualche anno fa per cercare di supplire alla forzata inoperatività dell'azienda titolare, non ha mai dato i frutti sperati. E ancora oggi si continua a parlare del ruolo di Agec nell'ambito di un fumoso progetto di grande holding comunale più interessato alla gestione dell'immenso patrimonio immobiliare di cui Agec dispone che alla risoluzione dei problemi quotidiani dei veronesi.
Chiediamo dunque di fare chiarezza e trasparenza su tutti i nodi che restano tuttora irrisolti, comprese le contestazioni sulla nomina dell'attuale direttore generale, e di provvedere subito a dare all'azienda un obiettivo di rilancio.

Mentre Gianni Benciolini, capogruppo in consiglio comunale per il MoVimento 5 Stelle, ha dichiarato:

Apprendiamo con interesse e sconfortante rammarico la notizia delle condanne esemplari di Agec. Ogni qual volta c'è una condanna per mala gestione della pubblica amministrazione lo sconforto è tale da accapponarsi la pelle. L'ex Direttore Tartaglia viene ancora una volta condannato in primo grado per illeciti penali in questo caso riguardanti la nomina del direttore stesso. Il tutto su esposto dell'attuale Direttore Motta.
La Procura di Verona in modo celere ed esemplare ha espletato e concluso l'iter giuridico, e di questo gliene siamo grati.
Ricordiamo, però, che pende un altro procedimento riguardante la nomina, presumibilmente illecita, dell'attuale Direttore di Agec in cui sono indagate alcune persone tra cui anche la Dott.ssa Motta stessa, su mio esposto. Auspichiamo che la Procura metta la propria attenzione e il proprio impegno in egual modo anche su quest'altro procedimento.

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