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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Borgo Roma / Via Scuderlando

Dissesto case Agec di via Scuderlando: "Condizioni al limite della vivibilità"

"Il basso costo dell’affitto - attaccano i consiglieri Benini e Bresaola chiedendo l'intervento di Agec e del Comune - non giustifica condizioni abitative al limite della tollerabilità"

«Gigantesche macchie di umidità sulle mura, pavimenti dissestati e fessurati, per non parlare di serramenti e impianti...». Una descrizione che lascia ben poco all'immaginazione, quella fatta da Federico Benini, consigliere comunale Pd, e da
Michele Bresaola, capogruppo Pd in Quinta Circoscrizione, riferendosi alle Case Agec di via Scuderlando. «In compenso - proseguono sarcastici i due esponendi Pd - nel cortiletto interno sono state da poco installate le lampade led per il risparmio energetico: come mettere il sensore di parcheggio ad una vecchia Renault 4».

Degrado case Agec di via Scuderlando

Questa è dunque la situazione paradossale delle case Agec di Via Scuderlando, un complesso di circa 45 appartamenti costruiti negli anni Cinquanta. Un insediamento abitativo che, secondo Bresaola e Benini «da allora si direbbe non sia mai stato più toccato, tanto da rendere difficile crederlo ancora abitato». 

Da qui dunque la denuncia dei due esponenti del Partito democratico locale e le richieste avanzate nei confronti di Agec e della stessa giunta Sboarina: «Al termine di questo nuovo sopralluogo tra il patrimonio Agec chiediamo all’amministrazione e ad Agec stessa di intervenire per rendere più dignitosa la condizione abitativa di questi inquilini, visto che il complesso non rientra nemmeno nell’elenco di quelli che beneficeranno degli interventi del Piano delle Città».

«Il basso costo dell’affitto (100 euro mensili di canone più altri 100 euro di spese condominiali) - concludono dunque Benini e Bresaola - non giustifica condizioni abitative al limite della tollerabilità: spazi comuni sterrati e in puro dissesto; imposte delle finestre che non si chiudono; scalini fessurati privi di antiscivolo, umidità e crepe nei pianerottoliì, barriere architettoniche agli ingressi. Si cominci dalle parti comuni per restituire dignità a queste case».  

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