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"La casa colonica del Saval cade a pezzi: è ora che intervenga il Comune"

È il consigliere comunale del PD Federico Benini a chiedere una rapida riqualificazione dello stabile da tempo abbandonato, sul tetto del quale da qualche giorno si è creato uno squarcio a causa di un cedimento

Da qualche giorno un cedimento del tetto ha creato uno squarcio nella casa colonica del Saval, ormai ridotta in uno stato pietoso. L’evento ci è stato prontamente segnalato dai cittadini che da anni attendono la riqualificazione a fini sociali dell’immobile che, lo ricordiamo, è di proprietà comunale.

A chiedere l'intervento dell'amministrazione comunale è Federico Benini, consigliere del Partito Democratico. L'intento di Benini è quello di velocizzare il processo di riqualificazione dello stabile, così da potrlo mettere a disposizione dei veronesi. 

Essendo la casa disabitata ma frequentata da tossici e sbandati, non sappiamo se al momento del cedimento ci fosse qualcuno all’interno. Chiedo dunque all’amministrazione di accertarlo - qualora non l’abbia già fatto – e di cominciare ad occuparsi seriamente del recupero della Casa.

Da più di due mesi attendo la convocazione della commissione consiliare competente che da regolamento dovrebbe essere disposta (o rifiutata) entro 20 giorni. A tutti i miei solleciti è stato risposto che l’assessore al Patrimonio Edi Maria Neri - tenuta ad occuparsi di questa e delle altre questioni poste - non sarebbe “disponibile”. Mi chiedo cos’altro abbia da fare, visto che l’intervento sulla casa è ormai indifferibile.

Nel frattempo su mio impulso, gli uffici si sono già mossi, agendo legalmente nei confronti dei vecchi abitanti della casa che, continuando a detenere le chiavi dell’immobile, ostacolano la presa in possesso da parte del Comune.

Ricordiamo che la Casa colonica, comprensiva di corte rurale, venne acquisita dal Comune nel lontano 1978 per la cifra di 140 milioni di lire con il preciso intendo di convertirla a finalità pubbliche e sociali. L’intervento è tuttavia rimasto nel limbo per molto tempo a causa di una controversia con gli inquilini che al tempo avevano ricevuto (a certe condizioni) il permesso di abitare l’immobile.

Da anni come Terzo Circolo Pd sosteniamo una proposta di riqualificazione che prevede, con relativamente poca spesa, la possibilità di realizzazione all’interno di questa proprietà un asilo nido, un centro anziani, un centro di aggregazione giovanile e un pezzetto di verde fruibile per il quartiere del Saval. Se l’amministrazione non si decide ad occuparsi di questa faccenda prometto feroce battaglia in aula consiliare al momento della discussione del bilancio. E per fortuna che il vicesindaco della città, l’onorevole Lorenzo Fontana, proviene proprio da questo quartiere!

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