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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Il Carroccio attacca: "Tosi dal centrodestra a stampella di Renzi e del Pd"

“Per la seconda volta in meno di un mese - commenta Paolo Paternoster - le tre senatrici del Fare! sono andate in soccorso al governo Renzi, votando a favore delle riforme costituzionali prima, e poi contro la mozione di sfiducia sul caso banche"

Lo scontro tra il sindaco di Verona Flavio Tosi e il suo ex partito, la Lega Nord, dal quale è stato allontanato nel mese di marzo, si fa sempre più duro. Gli esponenti del Carroccio attaccano i loro vecchi compagni di partito, andati a rimpolpare le file di Fare!, il movimento che vede il primo cittadino scaligero come segretario. "Tosi dal centrodestra a stampella di Renzi e del Pd", hanno detto in conferenza stampa: ecco la nota diffusa. 

Matteo Renzi supera le mozioni di sfiducia presentate al Senato da Lega Nord, Forza Italia e dal Movimento 5 Stelle in relazione alla vicenda banche. Per la prima, i "no" sono stati 178, 101 i si, un astenuto. Per la seconda, i voti contrari sono stati 174, 84 i si, un astenuto. Il governo supera quindi l'ostacolo delle mozioni di sfiducia dovute al caso Banca Etruria e lo fa grazie all’appoggio delle ex leghiste, ora appartenenti al partito Fare! La mozione di sfiducia al Governo che portava la firma dei senatori leghisti, trattava nello specifico, un atto di accusa nei confronti del Presidente del Consiglio Matteo Renzi.

"La mozione di sfiducia presentata dalla Lega Nord -– spiega il senatore Tosato – intendeva mettere in evidenza il conflitto di interesse di esponenti del Governo nella disastrosa gestione del caso Banca dell'Etruria. Oltre a numerosi sospetti tra gli intrecci di interessi economici e familiari nella gestione della Banca vi sono delle certezze che andavano evidenziate.

  •  Il Governo con il cosiddetto Decreto Salva Banche ha protetto gli amministratori delle Banche mettendoli al sicuro da iniziative di responsabilità nei loro confronti.
  •  Il Governo ha scelto di far ricadere le responsabilità di pochi sulla pelle di migliaia di cittadini che in alcuni casi hanno perso i risparmi di una vita.
  • Le turbolenze finanziarie delle banche sono appena iniziate. Il Governo non può pensare di far pagare tali crisi di sistema ad incolpevoli cittadini risparmiatori.

Non mi sento in diritto di giudicare il comportamento di nessuno - aggiunge Tosato - ma politicamente mi chiedo come si possa sostenere un Governo che non ha tutelato i risparmiatori, che con gli svuota carceri e la depenalizzazione di molti reati ha rafforzato l'impunità dei delinquenti e ha reso le nostre città meno sicure, che ha fatto diventare il nostro Paese il più grande campo profughi d'Europa, che sostiene la Legge Fornero facendo diventare la pensione un miraggio irraggiungibile, che taglia risorse ai comuni e alle Regioni mettendo a rischio i servizi minimi essenziali come la Sanità e non taglia la spesa pubblica statale, che, allargando sempre più il debito pubblico, illude i suoi cittadini con fantomatiche riprese economiche che esistono solo nelle parole e nelle fantasie di Renzi. Noi siamo e resteremo saldi nelle nostre posizioni, alternativi e fermi oppositori alle politiche del Governo Renzi".

“Per la seconda volta in meno di un mese - commenta Paolo Paternoster - le tre senatrici del Fare! sono andate in soccorso al governo Renzi, votando a favore delle riforme costituzionali prima, e poi contro la mozione di sfiducia sul caso banche, secondo chiare direttive del loro leader Tosi, che proprio il giorno prima si era recato a Roma per stringere nuovi accordi con il pinocchio fiorentino! Interessante vedere – ribadisce Paternoster - come senatrici ex Leghiste che grazie alla Lega e agli elettori leghisti ricoprono importanti cariche ben remunerate, adesso votino spudoratamente con il PD e la sinistra. Il Sindaco di Verona insiste nel predicare di voler restare all’opposizione, ma non smette di prendere accordi ormai nemmeno tanto segreti con Renzi, sostenendolo per essere poi ben accontentato! Non mi stupiscono quindi – aggiunge il Segretario provinciale – le già ben visibili intese elettorali per le prossime elezioni comunali in provincia di Verona, come non ci stupirà l’inciucio - gia in fase avanzata - che verrà a crearsi nel 2017 per l’elezione del nuovo Sindaco di Verona”.

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