rotate-mobile
Politica

Caro-bollette, Bertucco chiede misure a Agsm e Palazzo Barbieri. Sboarina: «Lavoriamo a soluzioni concrete»

Il consigliere chiede all'amministrazione di intervenire a sostegno dei cittadini, ma il sindaco replica: «I Comuni non hanno le somme necessarie per intervenire in maniera significativa. Si cerca una strada che possa essere concretamente e seriamente percorribile»

Il caro-bollette, e gli eventuali aiuti per i cittadini in difficoltà, tornano al centro della discussione politica a Verona.
«Il presidente Agsm-Aim Stefano Casali aveva invitato l’amministrazione a destinare all’emergenza caro-bollette parte o tutto degli utili Agsm 2021 (più di 20 milioni di euro) che lo stesso Comune ha chiesto di incamerare. Sboarina ha fatto cadere la questione nel silenzio e neanche Casali c’è più tornato. Questo tecnicamente è uno scaricabarile, dove ognuno finge di fare la propria parte a spese dell'altro ma i risultati non si vedono». È Michele Bertucco, consigliere di Verona e Sinistra in Comune, a rivolgersi alla Giunta di Palazzo Barbieri e alle sue partecipate, invocando azioni di sostegno per i cittadini. 
«Intanto le famiglie maggiormente in difficoltà spengono il riscaldamento per la paura di indebitarsi e per salvare la propria dignità - prosegue Bertucco -. Temporeggiare di fronte a questa emergenza è subdolo, oltre che crudele, perché conferma la distanza dei palazzi della politica dalla condizione reale dei cittadini. Sappiamo benissimo che anche il meccanismo della rateizzazione non salva dall’accumulo di debiti e dal pericolo di vedersi staccare il gas.
Nelle ultime interrogazioni e domande di attualità che ho rivolto all’amministrazione né l’assessore al Sociale Maellare né quello al Bilancio Toffali hanno saputo dire se ci sarà un intervento salva bollette.
Pertanto invito per l’ennesima volta l’amministrazione a cercare, già in sede di commissione di Bilancio, un accordo con l’opposizione onde evitare la solita guerra di emendamenti in aula e far procedere speditamente l’approvazione delle misure contro il caro-bollette e lo stesso bilancio di previsione. L'abbiamo fatto l'anno scorso in occasione dei ristori a famiglie e imprese, possiamo farlo anche quest'anno di fronte a questa nuova emergenza».

Alle parole del consigliere ha risposto il sindaco di Verona, Federico Sboarina: «Non tutta la sinistra è populista come il consigliere Michele Bertucco. Sulla questione del caro-bollette, gli sarebbe bastato ascoltare il sindaco di sinistra di Padova per evitare le sue solite sparate fumose e inutili. Concordo con Sergio Giordani, i Comuni non hanno le somme necessarie per intervenire in maniera significativa sulle bollette di famiglie e imprese. Si tratta di risorse enormi che solo il Governo può mettere a disposizione, se dovessero farlo i sindaci andrebbero inevitabilmente a tagliare altri servizi. Non c'è quindi nessuno scaricabarile fra Agsm-Aim e Comune, ma solo il lavoro congiunto per cercare di trovare una strada che possa essere concretamente e seriamente percorribile. È quello che stiamo facendo, ci stiamo confrontando e a breve incontrerò nuovamente i vertici della nostra municipalizzata. Il rincaro energetico colpisce tutti, lo stesso Comune ha un incremento di costo di quasi 6 milioni. Per risolvere i problemi servono quindi soluzioni vere, non parole al vento che forse non servono nemmeno al consenso elettorale. Non lasceremo soli i veronesi ad affrontare questa emergenza».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Caro-bollette, Bertucco chiede misure a Agsm e Palazzo Barbieri. Sboarina: «Lavoriamo a soluzioni concrete»

VeronaSera è in caricamento