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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica Porto San Pancrazio / Via Bernini Buri

Tav a San Michele, i tosiani: «Nessuna informazione su viabilità e gestione del cantiere». Ferrari: «C'è massima attenzione nel ridurre i disagi»

L'assessore alla mobilità: «Qualcuno dimentica che abbiamo ridotto da sei a tre mesi la chiusura del sottopasso di via Buri»

Nella mattinata del 15 aprile si è tenuta un’affollata conferenza stampa a San Michele e in particolare nel quartiere Molini, durante la quale alcuni residenti e commercianti hanno lamentato la «scarsa informazione alla cittadinanza rispetto ai lavori in corso per la Tav». L'appuntamento si è svolto alla presenza di diversi esponenti della Lista Tosi e di Fare!, tra i quali anche la consigliera di Fare! in settima circoscrizione Simonetta Cavedini: «Già oggi la situazione è invivibile - ha dichiarato Cavedini - con asfalto rovinato in più punti a causa del passaggio dei camion e totale assenza di sicurezza. Chiediamo un guardrail alto e sicuro e risposte sul futuro del sottopasso e sul necessario marciapiede limitrofo: cosa accadrà quando lo chiuderanno?».

A farle eco è stato quindi Claudio Perbellini, consigliere di Forza Italia sempre in settima circoscrizione: «Qui siamo stati dimenticati da tutti, - ha detto Perbellini - nessuno sa dare risposte e qui la gente rischia la vita ogni giorno, oltre al fatto che è già in difficoltà negli spostamenti verso Verona. Qualcuno ha pensato a cosa accadrà di questa zona dopo la chiusura del cantiere?». Ad accompagnare i residenti e i commercianti nella protesta erano presenti anche le consigliere comunali Patrizia Bisinella di Fare! e Barbara Tosi della Lista Tosi, oltre ad appunto i consiglieri della compagine tosiana in settima circoscrizione. In base a quanto riferito da una nota dei tosiani, gli stessi residenti e commercianti che lamentano di non aver ricevuto informazioni «circa le prospettive su come sarà gestita la viabilità in futuro», si costituiranno in un comitato e attiveranno inoltre una petizione con raccolta firme da presentarsi in circoscrizione e Comune.

La protesta non è ad ogni modo passata inosservata, tanto che dal Comune di Verona è giunta una nota di replica e spiegazioni. In particolare sono stati l’assessore alla mobilità Tommaso Ferrari ed il presidente della settima circoscrizione, Carlo Pozzerle, a risponedere pubblicamente alle osservazioni emerse nell'incontro nel quartiere Molini e riportate dai consiglieri tosiani. Nel dettaglio, l’assessore Ferrari ha ribadito che «questa amministrazione ha da sempre attribuito massima attenzione alle osservazioni sollevate durante le assemblee con i cittadini, organizzate negli scorsi mesi con una notevole presenza di pubblico, soprattutto dando priorità alle problematiche sulla viabilità e sulla durata dei singoli cantieri per ridurre i disagi ai cittadini. In un costante dialogo con le imprese, - ha quindi aggiunto Tommaso Ferrari - abbiamo esposto i problemi e valutato possibili migliorie rispetto ad un progetto, che è esecutivo, approvato dagli Enti e che ha dei vincoli contrattuali non sempre superabili in questa avanzata fase di cantierizzazione».

Assessore alla transizione ecologica del Comune di Verona Tommaso Ferrari / foto ufficio stampa Traguardi

L’assessore alla mobilità ha poi sottolineato che tra i risultati sin qui ottenuti figura anzitutto «la riduzione dei tempi di chiusura del sottopasso di via Buri, ridotta da sei a tre mesi, e nel periodo di chiusura delle scuole quindi creando il minor disagio possibile e costruzione di strade di cantiere per i camion per limitare il passaggio sulla viabilità ordinaria». Nella nota di replica del Comune di Verona è stato inoltre ricordato che «le modifiche alla viabilità durante la fase di cantiere, rispetto ai progetti approvati, non risultano richieste negli anni scorsi da parte della precedente amministrazione comunale. Infatti - prosegue la nota di Palazzo Barbieri - i lavori esterni alle aree occupate dalla nuova linea ferroviaria dovevano essere valutati e richiesti nei differenti livelli di progettazione rispetto all'attuale fase che è esecutiva». Sempre dal Comune si evidenzia ancora che «viene assicurata la continuità e la frequenza del trasporto pubblico e la funzionalità del sottopasso pedonale di via Campagnole». Infine, si sottolinea che «le aziende agricole chiedono di agevolare la movimentazione dei mezzi agricoli durante la chiusura del sottopasso e a tal fine sono in corso incontri con l’Ente gestore della tangenziale per trovare una possibile soluzione, tenendo presenti i vincoli del codice della strada».

A tal proposito, l'assessore Tommaso Ferrari ha ribadito di «avere ben presente che il deterioramento delle strade è sicuramente un problema da seguire con la massima attenzione. Da contratto - ha aggiunto Ferrari - sono previste, nei costi dell’opera, la sistemazione delle strade a fine lavori, come opere compensative la pista ciclabile che collegherà via Bernini Buri con Porto San Pancrazio e l’allargamento di via Pontara Sandri». Anche il presidente della settima circoscrizione Pozzerle ha ribadito: «La circoscrizione ha sempre dato le informazioni su come sarà gestita la viabilità in fase di cantiere in relazione alle soluzioni che i tecnici ritengono possibili, è stata presente agli incontri tra imprese e amministrazione elencando ogni volta argomenti emersi nelle assemblee o in corso di avanzamento dei lavori».

Il vicepresidente della circoscrizione, Mirko Filippini, in merito a che cosa accadrà in questa zona a fine cantieri ha risposto che le «modifiche alla viabilità a sud della linea ferroviaria vanno valutate previo uno studio di fattibilità che tenga conto dei volumi di traffico, della conformazione delle strade a seguito dei lavori Tav e del piano della mobilità sostenibile». In ogni caso, sempre nella nota di chiarimento del Comune di Verona viene ribadita la «massima attenzione da parte dell’amministrazione alle osservazioni sollevate durante le assemblee, soprattutto di quelle relative alla viabilità e sulla durata dei singoli cantieri per ridurre i disagi ai cittadini».

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