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Carlo Calenda ci ripensa e strappa dal Pd: il patto per le elezioni non esiste già più

A meno di una settimana di distanza dalla firma del patto elettorale tra Partito Democratico, Azione e +Europa, il banco è già saltato

«Non intendo andare avanti nell'alleanza con il Pd. Non mi sento a mio agio, non c'è dentro coraggio, bellezza, serietà e amore a fare politica così ho comunicato ai vertici del Pd che non intendo andare avanti con questa alleanza». Sono le parole di Carlo Calenda, leader di Azione, affidate ad un'intervista televisia rilasciata a Lucia Annunziata durante la trasmissione Mezz'ora in più. 

Tutto avviene dopo che il segretario dem Enrico Letta nelle scorse ore aveva annunciato di aver siglato «un patto per la Costituzione», ovvero di aver raggiunto l’intesa con Europa Verde - Verdi e Sinistra Italiana con l'intento di «difendere la Costituzione». Enrico Letta aveva spiegato: «Siamo diversi ma sappiamo che le nostre divisioni alle elezioni potrebbero, con questa legge elettorale maggioritaria, dare alle destre il potere di stravolgere la Carta».

Clamorosa, dunque, la reazione di Carlo Calenda, con il quale giusto cinque giorni fa il segretario dem aveva siglato un accordo che comprendeva anche +Europa e faceva essenzialmente riferimento alla cosiddetta "agenda Draghi". Il leader di Azione ha motivato così la sua decisione: «Questa cosa è durata anche troppo. Quando abbiamo fatto l'accordo ci siamo detti che dal giorno dopo un pezzo della coalizione non avrebbe bombardato l'agenda Draghi, sennò ci saremmo fatti ridere dietro dal paese». E, ancora, Carlo Calenda ha aggiunto che invece ora ci sarebbe «una grande ammucchiata di persone», spiegando che «da parte mia non c'è stato un equivoco, ma l'ingenuità che il Pd fosse pronto a decidere di rappresentare la sinistra senza correre dietro a Fratoianni, Bonelli e domani ai 5 stelle, che Letta avesse capito che la coerenza è fondamentale. Che il Pd avesse fatto la sua Bad Godesberg. Ed ho sbagliato». Altrettanto secca la replica da parte del segretario dem Enrico Letta: «Ho ascoltato Carlo Calenda. Mi pare da tutto quel che ha detto che l’unico alleato possibile per Calenda sia Calenda. Noi andiamo avanti nell’interesse dell’Italia».

Carlo Calenda Enrico Letta - Post Facebook 7 agosto 2022-2

Carlo Calenda Enrico Letta - Post Facebook 7 agosto 2022

Marco Wallner, segretario provinciale di Verona in Azione, giusto due giorni fa affermava in una nota riportata su Facebook dalla pagina di Verona in Azione: «L’accordo tra Azione/Più Europa e il Pd mette al centro un programma concreto e pragmatico, lo stesso che Azione Verona ha portato in questa campagna elettorale locale e che ha il suo cardine nei punti dell’agenda Draghi, con priorità a giovani, lavoro, istruzione, sanità e l’Europa rifiutando ogni populismo e nazionalismo». Oggi pare invece essere già saltato tutto, con Carlo Calenda che invita gli esponenti di Azione a non replicare agli attacchi: «Chiederei per cortesia a tutti i sostenitori di Azione di non rispondere agli attacchi. - scrive sui social Calenda - Adesso c’è solo lavoro da fare. Non ho alcuna acredine nei confronti del Partito Democratico. Solo il dispiacere per un’occasione mancata. Forza e onore», aggiunge in conclusione Calenda.

Dura la reazione a Verona da parte della portavoce di +Europa Anna Lisa Nalin, la quale scrive su Facebook: «Ore 14.30 Calenda strappa unilateralmente: mesi e mesi di impegno e di duro lavoro per costruire la Federazione tra +Europa ed Azione e poi per arrivare all’ accordo politico e programmatico tra la Federazione e il PD per le elezioni del 25 settembre, di fatto un’alleanza tra forze liberaldemocratiche riformiste di sinistra per non lasciare l’Italia alle destre di Meloni, Salvini e Berlusconi. Il tutto muore comunicato da Carlo Calenda a Lucia Annunziata nell’intervista per la trasmissione televisiva Mezz'ora in più. È questa serietà, responsabilità e coerenza?», chiede retoricamente Anna Lisa Nalin

Post Facebook Anna Lisa Nalin - 7 agosto 2022-2

Post Facebook Anna Lisa Nalin - 7 agosto 2022

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