Comune di Bussolengo: «Stato revochi onorificenza al maresciallo Tito»
In prossimità del Giorno del Ricordo, è stata presentata una mozione al consiglio comunale, che l'ha approvata all'unanimità
Giovedì scorso, 28 gennaio, si è riunito in videoconferenza il consiglio comunale di Bussolengo. La seduta ha avuto cinque punti all'ordine del giorno, tra cui una mozione presentata dai consiglieri Federico Fontana e Simone Brizzi. Con questa iniziativa, i due consiglieri hanno voluto impegnare il Comune di Bussolengo a sollecitare il Governo affinché sia revocata l'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce conferita il 2 ottobre 1969 dallo Stato Italiano a Josip Broz Tito, meglio conosciuto come il Maresciallo Tito, l'uomo che 1953 al 1980 è stato alla guida della Jugoslavia.
Questa revoca sarebbe possibile solo modificando la legge che regola il conferimento ed il mantenimento delle onorificenze italiane. La richiesta di modifica è stata presentata in Parlamento, ma è attualmente ferma. E per sbloccarla, i due consiglieri hanno chiesto l'intervento anche del Comune di Bussolengo.
«Visto che da anni commemoriano il Giorno del Ricordo, per le vittime delle foibe - ha detto il consigliere Fontana - riteniamo inaccettabile che non sia stata ancora revocata questa onorificenza a chi si è reso responsabile di massacri e di gravi crimini, anche contro il popolo italiano». Ed il consigliere Brizzi ha aggiunto: «Revocare l'onorificenza a Tito consentirà di ricucire in parte le ferite di una storia che ha lacerato le nostre terre, creando contrapposizioni che potranno essere risanate solo riconoscendo la verità».
La mozione è stata approvata all'unanimità dal consiglio comunale di Bussolengo. Una votazione che ha ricevuto il ringranziamento dell'Unione degli Istriani, la quale dal 2006 si batte per ottenere le revoca, sollecitando anche i Comuni italiani, affinché esercitino la loro pressione sullo Stato.