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Businarolo: «Io vittima di sessismo». Deputato Pd Romano nel mirino, ma lui nega tutto

La parlamentare M5S accusa Andrea Romano del Pd: «Mi ha verbalmente aggredita dicendo che non sono in grado di presiedere riferendosi al mio stato di gravidanza»

«Mio malgrado sono stata protagonista di una vicenda che dimostra come i pregiudizi sessisti siano duri a morire se vivono nelle Aule parlamentari. Come presidente della Commissione Giustizia di Montecitorio sono stata attaccata in mattinata durante la discussione in Commissione del DL Sicurezza-bis da parte del deputato del Pd Andrea Romano che mi ha verbalmente aggredita dicendo che non sono in grado di presiedere riferendosi al mio stato di gravidanza. Dispiace che Romano non abbia voluto scusarsi». Con queste parole la deputata veneta del Movimento 5 Stelle Francesca Businarolo, presidente della Commissione Giustizia di Montecitorio, ha voluto denunciare il presunto attacco sessista che avrebbe ricevuto dal parlamentare Pd Andrea Romano.

La vicenda è diventata un vero e proprio caso politico, ma resta tutt'altro che chiara. Anzitutto va detto che la frase incriminata, riportata su molti quotidiani con un azzardato "virgolettato" tutto da dimostrare («sei incinta non puoi presiedere»), altro non è che l'accusa lanciata dal pentastellato Giuseppe Brescia, il quale avrebbe sentito l'esponente Pd Andrea Romano rivolgere tali parole alla collega Businarolo. Frase indegna ovviamente, che però il diretto interessato ha recisamente smentito di aver mai pronunciato. Al momento non esiste una prova "provata" delle accuse, video o audio che sia. Va detto che la cosa sarebbe stata messa a verbale e dunque dovrebbero esserci delle "indagini" interne sul caso. Lo stesso Andrea Romano si è detto sereno ed ha anzi invitato tutti ad andare a riascoltare le registrazioni della seduta, dicendosi certo di non aver mai pronunciato quelle parole.

Nel frattempo però il caso politico è montato: «Esprimo massima solidarietà alla collega Francesca Businarolo: qualsiasi forma di pregiudizio sessista è semplicemente inaccettabile ed è ancora più grave se si verifica all’interno del Parlamento». Così si è espresso il deputato del Movimento 5 Stelle Federico D’Incà. Solidarietà a Businarolo è arrivata anche dagli alleati di governo della Lega con Vania Valbusa che ha definito «indecorose e sessiste le parole pronunciate in aula dal rappresentante del Partito Democratico che avrebbe tacciato la collega e presidente della Commissione Giustizia Francesca Businarolo di non poter svolgere il suo lavoro perché incinta». 

A difendere Andrea Romano ci ha pensato invece un'altra donna, la veronese Alessia Rotta che in una nota ha fornito un'altra versione dei fatti, riconducendo tutta la bagarre a una sorta di diversivo politico per distrarre l'attenzione dallo scottante tema delle presunte relazioni Lega-Putin, circa le quali Romano aveva invitato il ministro dell'Interno Salvini a riferire in aula, sottolineando contestualmente la linea giudicata troppo morbida tenuta proprio da parte del Movimento 5 Stelle cui Businarolo appartiene. «Di Maio e il movimento 5 stelle - ha dichiarato l'On. Alessia Rotta - stanno cercando di nascondere la propria ignavia sulla necessità che il ministro dell’Interno venga a riferire in Aula sul cosiddetto "Russiagate" che lo vede coinvolto e sul quale gli esponenti pentastellati stanno rimanendo in colpevole silenzio. Le critiche rivolte all'onorevole Businarolo, presidente della Commissione in cui si sta svolgendo il dibattito sul decreto sicurezza bis, - ha poi spiegato la dem Alessia Rotta - hanno riguardato la mancata correttezza nello svolgere le sue funzioni, non avendo concesso a ciascun membro dell'opposizione quanto previsto dall’ufficio di presidenza delle Commissioni, cioè cinque minuti per emendamento e per gruppo parlamentare. E questo – ha infine concluso la deputata dem - riguarda il suo essere di parte, non la sua gravidanza». 

Allo stesso modo anche il diretto interessato Andrea Romano ha indirizzato una lettera all'On. Businarolo nella quale smentisce ogni accusa, tacciando il Movimento 5 Stelle di diffondere fake news: «La ricostruzione dell’On. Brescia è del tutto arbitraria e fondata su totale falsità, - scrive l'On. Andrea Romano -  non avendo io mai affermato (né tantomeno pensato) che la sua gravidanza fosse di ostacolo alle sue funzioni di presidente. Quello che ho affermato (e che penso con convinzione) è che Lei, Onorevole Businarolo, questa mattina non abbia svolto con correttezza le sue funzioni di presidente in quanto non ha concesso ai deputati di opposizione che lo chiedevano di svolgere i propri interventi per la durata di cinque minuti per gruppo e per emendamento che erano stati decisi ieri nell’ufficio di presidenza della commissione, pur contro la nostra opinione».

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