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Casa green e direttiva Ue, l'europarlamentare veronese Borchia  non ha dubbi: «Altra stangata per gli italiani»

«La transizione energetica - afferma l'esponente scaligero della Lega - va condotta con pragmatismo e concretezza, non con ideologia e non a danno di imprese e famiglie»

«A distanza di mesi assistiamo a un repentino risveglio del dibattito, ma la Lega aveva lanciato l'allarme da mesi. Giù le mani dalle nostre case». Così in una nota Paolo Borchia, europarlamentare veronese della Lega, coordinatore Id in commissione Energia al Parlamento Europeo. Borchia quindi prosegue: «Se L’Unione europea pensa davvero che, con la scusa della transizione ecologica, permetteremo che passi la direttiva sulle case green si sbaglia davvero. Un nuovo attacco alla nostra economia: un provvedimento che pretende un rapido adeguamento degli edifici residenziali a una determinata classe energetica irrealizzabile, perché su 12,2 milioni di edifici italiani oltre 9 milioni non sarebbero in grado di raggiungere i parametri imposti, senza considerare l’ingente sforzo economico imposto ai proprietari».

Naturalmente il dibattito che si è accesso in questi giorni soprattutto in Italia, data la particolare condizione del nostro patrimonio immobiliare, è senza dubbio legittimo pur creando forse una preoccupazione che, allo stato dell'arte, è prematura. La direttiva europea dovrà infatti ancora essere discussa e potrà sicuramente essere modificata, ma vi è poi la questione essenziale di capire esattamente quali siano i parametri di definizione delle singole classi energetiche di riferimento. La Commissione europea, infatti, non ne ha indicati di precisi ed al momento ciascun paese dell'Ue ha una propria classificazione differente. Oltre a questo, la stessa direttiva non prevede sanzioni nei confronti di chi non si dovesse adeguare, ma si limita a delegare i singoli Stati membri, eventualmente, ad adottarne. 

Resta chiaramente il fatto che in Italia il tema sia particolarmente sentito, essendo la casa un bene che, tradizionalemente, viene percepito come "intoccabile". L'europarlamentare della Lega Paolo Borchia quindi rimarca: «Benissimo le due mozioni della Lega alla Camera e al Senato con le quali si è chiesto al governo di opporsi all’assurda direttiva Ue. Continua in tutte le sedi la nostra battaglia per evitare l’ennesima stangata per gli italiani, nonostante la costante indifferenza che ci riserva il presidente Von der Leyen. Ricordo che, in tempi non sospetti, inviai una lettera a Ursula Von der Leyen chiedendole di sospendere con urgenza l’implementazione del pacchetto legislativo Fit for 55, i cui effetti sarebbero stati pesantissimi in una situazione di crisi energetica come quella attuale. Lettera scritta lo scorso novembre, - afferma l'esponente della Lega Paolo Borchia - condivisa da tutti gli eurodeputati del mio partito ma ad oggi priva di risposta. Lo ribadisco: la transizione energetica va condotta con pragmatismo e concretezza, non con ideologia e non a danno di imprese e famiglie».

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