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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Centro storico / Piazza Bra

Bonato espulso dalla Lega, il PD chiede a Sboarina: "Riesci a continuare?"

L'espulsione è una diretta conseguenza dell'elezione di Mauro Bonato a capogruppo della Lega al posto di Vito Comencini. Ma ci sono anche altre tensioni in maggioranza

La maggioranza si sfalda, il sindaco rifletta se è in grado di proseguire.

Il suggerimento giunge dai consiglieri comunali del Partito Democratico Carla Padovani, Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani e dal segretario cittadino del PD Luigi Ugoli, ed è rivolto al sindaco Federico Sboarina all'indomani dell'espulsione di Mauro Bonato dalla Lega.

L'espulsione è stata decisa ieri, 16 luglio, dal direttivo veneto del partito ed è una diretta conseguenza dell'elezione di Bonato come capogruppo in consiglio comunale per la Lega al posto di Vito Comencini. Un cambiamento che era piaciuto anche a chi con la Lega non ha nulla a che fare, il presidente di Area Liberal Giorgio Pasetto. "Da esponente del mondo radicale, spero che questa nomina faccia superare posizioni integraliste come quelle portate avanti dal consigliere Alberto Zelger in affinità con il ministro Lorenzo Fontana, contribuendo purtroppo a distinguere Verona come città dell'oscurantismo anzichè del progressismo", aveva scritto Pasetto.

Ma oltre ai dissidi interni alla Lega, ci sono anche quelli di un altro gruppo di maggioranza, Battiti per Verona, in cui non sembra facile la convivenza tra i consiglieri di Battiti, fedelissimi a Sboarina, e quelli di Verona Domani, vicini al consigliere regionale Stefano Casali. Sono possibili dunque dei cambiamenti interni ad una maggioranza in cerca di equilibrio.

L'espulsione di Bonato dalla Lega e la posizione a dir poco riottosa del gruppo di Verona Domani già con un piede fuori dalla maggioranza, mettono l'amministrazione in una situazione di grave precarietà politica che impone da parte del sindaco una riflessione: è in grado di continuare ad amministrare senza trascinare il Comune in una situazione di sabbie mobili politiche fatte di continui veti, litigi, ricatti e divisioni? - chiedono gli esponenti del PD - Molti segnali ci dicono che proseguire in questo modo è difficile. La maggioranza ha fatto saltare il numero legale della commissione consiliare sul nuovo impianto sportivo di rugby in via San Marco. Il consiglio comunale di giovedì è in forse vista la contemporanea riunione di Verona Domani. Tutte le principali nomine dell'ultimo anno si sono svolte tra litigi a sfondo esclusivamente politico e partitico, come dimostra la probabile nomina di Matteo Gelmetti, fedelissimo di Sboarina, alla presidenza di Amia. Ciò si vede anche dalle situazioni di scarsa operatività in Agec e Agsm, dove da ormai un anno mancano i rispettivi direttori generali e dove tra le componenti della maggioranza c’è un accordo spartitorio ma non un progetto politico. La cosa che ci preoccupa di più, al di là delle beghe interne, è la ricaduta negativa sulla città e sulle sue principali aziende pubbliche. Di questo rischio il sindaco e l’amministrazione devono rendere conto ai cittadini valutando se hanno la maggioranza per proseguire.

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