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Bilancio, via all'iter di approvazione. Ma il PdF lamenta: "Tradite le famiglie"

Il Consiglio comunale dovrà dare il suo SI al documento finanziario dentro il 28 febbraio, nel frattempo però il Popolo della Famiglia attacca la maggioranza: "Purtroppo non cambia un granché rispetto all’Amministrazione Tosi"

Un mese di attività per il Consiglio comunale che, entro il 28 febbraio, dovrà approvare il bilancio previsionale 2018 e il pluriennale 2018-2019-2020.
Il documento finanziario, approvato dalla Giunta a fine gennaio, è attualmente all’esame delle Circoscrizioni e del collegio dei revisori che, per il 6 febbraio, dovranno esprimersi in merito, con la presentazione dei pareri.

A seguire, dal 12 al 19 febbraio, sarà la volta della Commissione Bilancio che, con l’audizione di Sindaco e assessori sulle diverse deleghe di competenza, entrerà nel merito della delibera.
Previste, 5 sedute di commissione, tutte a partire dalle ore 15: lunedì 12 febbraio, audizione del Sindaco, con le deleghe relative alle Relazioni istituzionali, Famiglia e Politiche per l’agricoltura, e dell’assessore alle Attività economiche e produttive, Commercio, Arredo Urbano, Bilancio e Tributi; martedì 13 febbraio, interventi degli assessori all’Anticorruzione, Trasparenza, Semplificazione, Patrimonio e Demanio, Affari legali, Programmazione approvvigionamenti; Lavori pubblici e infrastrutture, Viabilità e traffico, Rapporti col Consiglio; Sport e tempo libero, Manifestazioni ed Edilizia Sportiva; giovedì 15 febbraio, gli assessori a Strade e Giardini, Decentramento, Servizi tecnici circoscrizionali; Sicurezza, Protezione civile, Polizia municipale, servizi demografici e Statistica, Aziende ed Enti partecipati, Informatica; venerdì 16 febbraio, il vicesindaco e assessore alle Politiche della casa, Relazioni internazionali, Fondi UE, Veronesi nel mondo, Politiche demografiche, Smart city e Innovazione tecnologica, Rapporti Unesco; e l’assessore alla Pianificazione urbanistica, Programmazione ed interventi per abbattimento barriere architettoniche, Edilizia privata, Edilizia economica e popolare, ambiente. Lunedì 19 febbraio, infine, sarà la volta degli assessori ai Servizi sociali, Turismo sociale, lavoro, istruzione e Personale; Cultura, Turismo, Politiche giovanili e Pari opportunità.

Dopo l’approvazione da parte della Commissione, la delibera passerà all’esame dell’aula consiliare, con sedute programmate dal 26 al 28 febbraio, e l’obbligo di approvazione per legge entro la fine del mese.

Febbraio sarà un mese intenso di lavoro per la Commissione Bilancio – spiega il presidente della Commissione –. Operazioni politiche puramente ostruzionistiche sono inutili. Piuttosto, con il supporto degli uffici competenti, è fondamentale che tutti i consiglieri si adoperino per contribuire, con proposte concrete, all’approvazione del miglior bilancio possibile. In tal senso sarà garantita a tutti i consiglieri la massima trasparenza sulle informazioni e una tempistica adeguata per un esame puntuale della delibera. Si tratta del primo bilancio di questa Amministrazione, un documento rappresentativo delle decisioni politico-finanziarie che saranno prese nell’arco dei prossimi tre anni di gestione.

Ma dopo lo scettismo mostrato dal gruppo del Partito Democratico di Verona, è il Popolo della Famiglia ad esprimere il proprio dissenso sul bilancio redatto dall'amministrazione comunale. 

Purtroppo non cambia un granché rispetto all’Amministrazione Tosi - ha detto Filippo Grigolini, capolista del PdF a Verona alle prossime elezioni per la Camera -. Niente svolta epocale, dunque, a favore della famiglia, anzi, la voce principale per le politiche sociali e familiari si riduce nel triennio. Ci spiace essere stati facili profeti di sventura quando svelata la giunta si era appreso che non ci sarebbe stato alcun assessore alla famiglia nonostante le promesse agli elettori.

Nella voce delle principali entrate tributarie non si vedono sgravi significativi per le famiglie – ha evidenziato Antonio Zerman, segretario del Popolo della Famiglia e candidato per la Camera – ci spiace non vedere citato e finanziato adeguatamente il fattore famiglia, centro del programma del Popolo della Famiglia e oggetto anche di proclamazioni recenti dell’amministrazione. Non vediamo le azioni determinanti per la famiglia, revisioni delle tariffe in funzione del carico familiare e il sostegno alla natalità.

Nella campagna elettorale – ha sottolineato Claudio Corradi, vicepresidente PdF e candidato al Senato - si millantava una città gender free, invece ad oggi nelle nostre biblioteche pubbliche sono ancora consultabili libri che propinano l’ideologia gender e l’indifferentismo sessuale, che descrivono pratiche come l’utero in affitto (ad oggi illegali in Italia). Inoltre, abbiamo l’AIED, che propone l’aborto, nella consulta comunale della famiglia.

Da ultimo – hanno concluso gli esponenti del Popolo della Famiglia - oggi si pubblicizza un evento in Arsenale dalla locandina e dal titolo “sposa chi vuoi” dove addirittura si è già arrivati ben oltre le unioni civili con il matrimonio ugualitario. Ma nel programma dell’allora candidato sindaco e oggi Primo cittadino si leggeva del "ritiro dalle biblioteche e dalle scuole comunali o convenzionate (nidi compresi) dei libri e delle pubblicazioni, che promuovono l’equiparazione della famiglia naturale alle unioni di persone dello stesso sesso"; interruzione di iniziative che promuovono anche indirettamente questo stesso obiettivo.

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