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Politica Villafranca di Verona / Via Ospedale Marcello Magalini

Bigon: «Efficienza ed economicità sono sparite dalla sanità veronese»

La consigliera regionale del PD prende posizione per gli ospedali costretti a ricorrere a medici a gettone per carenza di personale. «I concorsi vanno fatti per tempo e con retribuzioni e turni dignitosi»

Tra carenza di personale negli ospedali e medici a gettone dal costo esorbitante «ormai l'efficienza e l'economicità sono sparite dalla faccia della sanità veronese». È la presa di posizione della consigliera regionale del Partito Democratico Anna Maria Bigon, preoccupata in particolare per gli ospedali di Villafranca e Bussolengo.

Al Magalini si è arrivati a coprire un turno pagando un medico gettonista 1.600 euro. «Ma è la punta dell'iceberg di una situazione di fronte alla quale la Regione fa finta di nulla, limitandosi a precisare che è così in tutta Italia e facendo nel frattempo scendere il Veneto a livelli mai visti prima», ha spiegato Bigon, secondo cui il ricorso all'assunzione a chiamata di medici a gettone tramite cooperative è la conseguenza di una cattiva gestione dei concorsi di assunzione da parte di Azienda Zero. «I concorsi vanno fatti per tempo, non a seguito degli avvenuti pensionamenti o dimissioni - ha aggiunto la consigliera del PD - E vanno fatti con retribuzioni e turni dignitosi, altrimenti diventa impossibile reperire medici in numero adeguato».
L'esponente dem veronese ha poi puntato l'indice su una serie di casi. A partire dal settore della psichiatria «dove con l'ultimo concorso, a fronte di una carenza di 27 psichiatri, l'Ulss 9 Scaligera ne ha chiesti solo 6. Analogamente, nel concorso per infermieri, pur a fronte di una carenza enorme, la richiesta è stata microscopica. A Villafranca mancano primari e medici. In pediatria, in soli due anni, quasi tutto il personale ha abbandonato. E anche la ginecologia e la maternità vanno potenziate. Senza dimenticare un pronto soccorso in affanno, non in grado di garantire un servizio efficiente ai cittadini che già sono penalizzati per la carenza dei medici di famiglia».

Infine Bigon ha fatto riferimento anche alla situazione dell'ospedale Orlandi. «Deve essere potenziato applicando le schede - ha dichiarato - Dal prevedere un ospedale a due gambe, siamo passati ad una mezza gamba. In psichiatria non esiste uno spazio esterno per i pazienti e vengono ricoverati giovani ai primi esordi, dunque recuperabili, assieme ad adulti con patologie gravi. Da anni chiedo vengano garantiti posti per loro in caso di urgenza ed emergenza. Attualmente in tutta l'Ulss, ne è disponibile uno solo. È questa l'eccellenza Veneta?».

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