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Venerdì, 29 Marzo 2024
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È ancora Bertucco contro Tosi: "Sul filobus ha preso in giro i cittadini"

Il consigliere comunale di Verona in Comune e Sinistra in Comune prende di mira l'ex sindaco, affermando che "i lavori sono formalmente sospesi su richiesta delle stesse imprese appaltatrici"

Emerge in queste ore che l’ex Sindaco Flavio Tosi sul filobus ha preso in giro i cittadini veronesi fino all’ultimo momento, affermando di aver approvato in giunta il secondo stralcio dei lavori mentre non era vero niente. Era una balla colossale, l’ultima della sua lunga quanto immeritata carriera da primo cittadino.

A dirlo è il consigliere comunale di Verona in Comune e Sinistra in Comune Michele Bertucco, che va all'attacco dell'ex amministrazione comunale sulla questione del filobus. 

La verità che viene alla luce dalla documentazione ufficiale, è che, come da verbale del 23 giugno (due giorni prima del ballottaggio!), i lavori sono formalmente sospesi su richiesta delle stesse imprese appaltatrici. Ma ancora peggio dello stop è l’inestricabile guazzabuglio in cui da anni sono impantanati Amt e Comune. Come si evince dall’ultima relazione del Responsabile del procedimento (Rup) datata 20 giugno 2017, il groppo è riconducibile all’incapacità e alla mancata volontà dell’amministrazione Tosi di decidere sulle misure e sulle opere viabilistiche necessarie al filobus.

Abbiamo così l’Ati che il 12 giugno chiede la sospensione dei lavori in quanto, spiega, “l’approvazione delle varianti Deposito, Galleria San Paolo e Città di Nimes richiedono valutazioni e conseguenti provvedimenti di ordine urbanistico che rientrano nell’esclusiva competenza dell’amministrazione comunale”.

Il 13 giugno, nell’ambito del solito s-coordinamento, Amt e Comune accolgono la richiesta e convocano per il 23 giugno una riunione in cui formalizzare lo stop. Il verbale di sospensione termina però con una postilla scritta a mano in cui l’Ati si dichiara contraria alla sospensione in quanto illegittima.

Siamo di fronte insomma allo sbandamento più totale, frutto dell’inettitudine della passata amministrazione. Prima che la questione finisca a carte bollate, è urgente riprendere i fili del discorso per cercare di salvare il salvabile, facendo in modo che l’opera, di per se inadeguata ai bisogni della città, non si riveli del tutto dannosa.

Verbale sospensione lavori 23 giugno 2017

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