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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Centro storico / Piazza Bra

Progetti da realizzare e da bloccare, i primi suggerimenti al nuovo sindaco

Bertucco chiede a Tommasi di trasformare la Cava Speziale in un'area verde pubblica e di ampliare il Parco di Santa Teresa. Massignan indica tre opere da modificare: il Central Park dello scalo merci, il Parco della Cultura Urbana e i Magazzini della Cultura al Forte Santa Caterina

Due progetti da realizzare e tre da bloccare. Sono passati due giorni dalla sua elezione ed il nuovo sindaco Damiano Tommasi ha già ricevuto una serie di richieste dall'area politica della sua coalizione.

Se non entrerà direttamente in giunta, Michele Bertucco di Sinistra Civica Ecologista potrà comunque avanzare le sue proposte dal consiglio comunale. Gli elettori hanno confermato la loro fiducia al consigliere che dopo anni all'opposizione adesso passa in maggioranza. Ed ha già due "assist" per Tommasi: l'ampliamento del Parco di Santa Teresa e la trasformazione di Cava Speziala in un'area verde pubblica. «I 17mila metri quadrati di verde aggiuntivo a Santa Teresa, approvati nel 2018, da recuperare nell'area compresa tra Viale dell’Agricoltura, Via Ongaro, Via De Sandre e Via Scuderlando, ristorano solo in parte il diritto dei quartieri Sud ma rappresentano un primo passo significativo - ha spiegato Bertucco - Per Cava Speziala, la riqualificazione dell'area può essere completata dal Comune con l’acquisizione del grande bosco spontaneo sorto durante la decennale fase di stallo, cava restituendo così un vero polmone verde ai quartieri Ovest che da cinquant'anni a questa parte hanno ospitato il più grande numero di cave e attività estrattive della città».

È invece Giorgio Massignan dell'osservatorio territoriale Verona Polis a suggerire la rivisitazione di tre progetti portati avanti dalle precedenti amministrazioni.
Il primo cambiamento dovrebbe riguardare il parco urbano nell'area dello scalo marci ferroviario, il "Central Park" voluto dall'ex sindaco Federico Sboarina. «Dai dati di presentazione, si evince che verranno destinati per il commerciale, per l'alberghiero, per il direzionale, per i parcheggi, per il residenziale e per servizi vari e aree sportive un totale di circa 100mila metri quadrati - ha spiegato Massignan - Come si potrà armonizzare un parco urbano con tutte queste funzioni, con i relativi parcheggi e le strade d’accesso, non riesco proprio ad immaginarlo».
Altro ritocco dovrebbe riguardare i cosiddetti Magazzini della Cultura al Forte Santa Caterina del Pestrino. «Risulta incomprensibile il progetto di realizzare una serie di edifici a forma di L, proprio di fronte al forte asburgico, di cui uno alto 9 metri, su una superficie di 16mila metri quadrati - ha scritto Giorgio Massignan - Non si è considerato l’impatto paesaggistico ed ambientale, che impedirà il recupero naturalistico e storico dell’area. Inoltre, per raggiungere il Pestrino con i nuovi impianti, non ci sono le infrastrutture stradali sufficienti e idonee. L’idea di una struttura, dove poter esporre a rotazione il patrimonio artistico, chiuso nei depositi dei musei cittadini, è molto buona, ma non in quell’area. I Magazzini della Cultura possono trovare spazi adeguati ad accoglierli all'Arsenale, considerata la vicinanza al Museo di Castelvecchio».
Infine, c'è il Parco della Cultura Urbana di Via Galliano, un progetto finanziato con fondi del Pnrr e di pronta realizzazione. «Non è altro che un parco sportivo - ha concluso Massignan - Su un’area di circa 4mila metri quadrati, di fronte alle storiche mura magistrali, tra le piscine e i campi da tennis, è stata progettata una struttura composta da una serie di piattaforme sportive per utenti di ogni età. Ma la zona non è adatta, le nostre mura magistrali andrebbero liberate da tutte le strutture che le insultano e che ne impediscono una corretta lettura».

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