Dopo la Cercola, due nuove battaglie urbanistiche per Michele Bertucco
Il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune, insieme all'urbanista Giuseppe Campagnari, ha definito "pesantissime" le lottizzazioni approvate dalla giunta Sboarina per Montorio e San Rocchetto
Vinta la battaglia politica per evitare che sorgesse un centro commerciale alla Cercola, il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco e l'urbanista Giuseppe Campagnari hanno manifestato il loro dissenso per due piani urbanistici attuativi che invece sono stati confermati dalla giunta Sboarina.
È sbalorditivo che la nuova amministrazione abbia fatto salve le proposte edificatorie su San Rocchetto e su Montorio - spiegano Bertucco e Campagnari - Al di là del fatto che le richieste fanno capo a Leardini, il grande accusatore di Giacino, i piani erano già stati bloccati dalla precedente giunta con motivazioni più che condivisibili, pertanto con un po' di coraggio in più Sboarina e soci avrebbero potuto riprendere quel pochissimo di buono che Tosi gli aveva lasciato in eredità e proseguire sulla linea della difesa del territorio.
Le lottizzazioni di San Rocchetto e Montorio sono descritte da due esponenti della sinistra veronese come "pesantissime".
Oltre cento appartamenti ciascuna, situati in territori fragili e bisognosi di tutela - concludono - Su San Rocchetto in particolare si è era scatenata una vera e propria protesta popolare che aveva indotto la giunta Tosi a mollare l'osso. Montorio è stato invece oggetto di un singolare pasticcio nel corso dell'istruttoria degli uffici comunali che in un primo tempo avevano battezzato come congruo il contributo di sostenibilità di 1,5 milioni di euro, mentre a seguito delle verifiche dell'ufficio lavori pubblici era emerso che l'opera compensativa promessa sarebbe costata almeno 3 volte tanto.