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Le frasi di Berlusconi sull'Ucraina che imbarazzano il centrodestra di governo, ma a Verona Flavio Tosi lo difende

Il deputato veronese di Forza Italia interviene in difesa del cavaliere: «Le sue parole non sono contro il sostegno all’Ucraina, ma è lecito e opportuno chiedersi se Zelensky è all’altezza di tessere la tela diplomatica per arrivare alla pace»

Stanno facendo molto discutere in queste ore alcune dichiarazioni rilasciate dopo il voto di ieri per le elezioni regionali in Lombardia da parte del presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi in relazione al conflitto in atto in Ucraina. «Se fossi stato il presidente del Consiglio - ha detto Silvio Berlusconi - non sarei mai andato a parlare con Zelensky perché stiamo assistendo alla devastazione del suo paese e alla strage dei suoi soldati e dei suoi civili. Bastava che cessasse di attaccare le due Repubbliche autonome del Donbass e questo non sarebbe accaduto, quindi giudico, molto, molto negativamente il comportamento di questo signore».

Insomma, non esattamente parole di circostanza e nemmeno granché in sintonia con quella che appare essere la linea del governo italiano guidato dalla premier Giorgia Meloni. Si tratta, in ogni caso, di dichiarazioni che hanno suscitato la violenta reazione, sul piano strettamente della dialettica politica s'intende, da parte di Kiev che, in buona sostanza, accusa il cavaliere di non aver mai messo da parte la propria amicizia storica con il presidente russo Vladimir Putin, nemmeno dinanzi all'invasione dell'Ucraina avvenuta un anno addietro. Nel frattempo da Palazzo Chigi è stata diramata alle agenzie di stampa una nota nella quale viene ribadito che «il sostegno all'Ucraina da parte del governo italiano è saldo e convinto». 

Convention Forza Italia a Verona - Flavio Tosi - Antonio Tajani

In terra scaligera, ad avventurarsi in un tentativo di difesa del cavaliere Silvio Berlusconi è stato l'ex sindaco di Verona ed oggi deputato di Forza Italia Flavio Tosi, il quale in una nota sottolinea come «le parole di Berlusconi non sono assolutamente contro il sostegno all’Ucraina e al suo popolo, anzi, individuare una soluzione di pace, una via alla risoluzione del conflitto significa innanzitutto salvare il popolo ucraino dal massacro». Sempre secondo Flavio Tosi, «pertanto rimane il doppio binario: aiuti all’Ucraina per difendersi, perché è chiaro che è il paese aggredito, ovviamente all’interno dell’alveo delle regole Nato, e azione diplomatica per il cessate il fuoco. Una cosa non esclude l’altra - ribadisce Tosi - e le puntuali e autoorevoli parole del nostro ministro degli esteri Tajani confermano la linea del governo».

Lo stesso Flavio Tosi tuttavia poi aggiunge che il presidente Berlusconi «con la sua grande esperienza in politica estera è andato al cuore del problema, senza timore del politicamente scorretto». Anche secondo Tosi, infatti, «non si può negare che Zelensky talvolta con le sue dichiarazioni, e soprattutto con le sue ultime richieste alla Nato di caccia da combattimento, non punta certamente a placare il conflitto. Al contrario, - evidenzia ancora Flavio Tosi - il rischio anche non voluto è poi quello di intensificarlo ed estenderne i confini. Zelensky prima di essere eletto presidente, era un comico, certamente si è trovato in una situazione tragica, delicatissima e di grande pressione, tuttavia credo sia lecito e opportuno chiedersi se è all’altezza di tessere la tela anche diplomatica per arrivare alla pace», conclude il deputato veronese di Forza Italia Flavio Tosi.  

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