rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Politica Porto San Pancrazio / Lungadige Antonio Galtarossa, 11

Auto Agsm con il simbolo del duce, Benini chiede una condanna dal Comune

Il consigliere comunale PD ha presentato un ordine del giorno con cui chiede di "sollecitare i vertici dell'azienda a prendere provvedimenti disciplinari verso il dipendente Agsm che ha esposto tale simbolo"

La denuncia pubblica è di due settimane fa e pare che non abbia avuto l'ascolto che merita. Per questo il consigliere comunale del PD Federico Benini ha deciso di discutere il caso nel consiglio comunale di Verona, presentando un ordine del giorno.

Il fatto è che un dipendente di Agsm, la principale azienda partecipata del Comune, è solito girare con l'auto aziendale con un'immagine di Benito Mussolini esposta sul cruscotto. Agsm si è detta pronta ad effettuare verifiche, ma l'amministrazione comunale non si è esposta. Benini, con il suo ordine del giorno, chiede di "condannare il gesto" e di "sollecitare i vertici dell'azienda a prendere provvedimenti disciplinari verso il dipendente Agsm che ha esposto tale simbolo".

Il consigliere comunale PD ha anche ricordato il codice etico di Agsm, in cui è specificato che "Il dipendente usa e custodisce con cura i beni di cui dispone per ragioni di ufficio. Non è ammesso l'uso difforme dei beni e delle risorse di proprietà aziendale", e che "È vietata ogni discriminazione razziale, di sesso, di nazionalità, di religione, di lingua, sindacale o politica nell'assunzione, nella retribuzione, nelle promozioni o nel licenziamento, nonché ogni forma di favoritismo".

La nostra città sta prendendo una piega di sapori nostalgici degli anni venti e trenta che hanno portato esclusivamente male - commenta Federico Benini - È bene che questa amministrazione dica in modo chiaro che Verona è una città che rigetta qualsiasi comportamento o evento dal sapore nostalgico, in piena sintonia con la Costituzione della nostra Repubblica.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Auto Agsm con il simbolo del duce, Benini chiede una condanna dal Comune

VeronaSera è in caricamento