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Venerdì, 22 Settembre 2023
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Nuovo bando accoglienza migranti a Verona, la Lega e Fratelli d'Italia sulle barricate

«La Lega continuerà a portare avanti la propria posizione all’interno del governo Draghi», ha detto il deputato scaligero Vito Comencini annunciando presto un'«interrogazione parlamentare»

«Il nuovo bando, emesso nei giorni scorsi dalla prefettura per i migranti già presenti oggi sul territorio veronese, non sia l’anticamera a nuovi arrivi di profughi nella nostra provincia». Lo afferma il deputato e consigliere comunale della Lega Vito Comencini, il quale poi aggiunge: «La gara viene indetta ogni due anni dalla prefettura per il collocamento dei migranti (attualmente circa 1.200) seguiti dalle cooperative. Il bando era in scadenza e quello nuovo prevede delle regole diverse per il protocollo Covid. Si parla di abitazioni con metrature più ampie, ma quando l’emergenza legata alla pandemia scemerà alle cooperative rimarranno degli appartamenti molto più ampi rispetto a quelli che utilizzano attualmente. Il Covid, pertanto, non sia il "cavallo di Troia" per autorizzare in un secondo momento l’accoglienza di nuovi migranti. Sarebbe inaccettabile. Il governo segua su questo tema la linea della Lega e di Matteo Salvini».

Lo stesso deputato scaligero Vito Comencini ha quindi annunciato la sua intenzione di chiedere «chiarimenti alla prefettura», nonché la volontà di presentare «un’interrogazione parlamentare» sull'argomento. Vito Comencini ha poi aggiunto: «La Lega continuerà a portare avanti la propria posizione all’interno del governo Draghi. Mentre Spagna e Malta rimpatriano gli immigrati e chiudono i porti alle Ong, l’Italia non può permettersi 13.358 arrivi nel 2021 contro i 4.305 dello stesso periodo di un anno fa e i 1.218 del 2019. La Lega si aspetta che l’Italia prenda esempio dagli altri Paesi dell’Ue: rimpatri e porti chiusi».

Sulla questione oltre alla voce di Vito Comencini che, a tutti gli effetti, è esponente della Lega quindi di un partito di governo, si sono levate anche le affermazioni critiche da parte di politici veronesi che fanno invece parte di Fratelli d'Italia che, al contrario, a livello nazionale si sono mantenuti all'opposizione. È il caso del presidente del Consiglio comunale di Verona Ciro Maschio, il quale ha affermato: «Non è accettabile che in piena pandemia con le enormi difficoltà che stanno affrontando i cittadini, esploda anche un’emergenza migranti che si scarica sulle comunità locali. Quando sta avvenendo non è casuale, - ha evidenziato Ciro Maschio - ma è frutto di una volontà politica del governo, in continuità col precedente governo giallorosso, entrambi con lo stesso ministro Lamorgese, figlia della follia immigrazionista della sinistra».

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