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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Tosi ago della bilancia. Tommasi non chiude: «Chi aderisce al nostro progetto è ben accetto». Sboarina: «Verona al 60% è di destra»

Tommasi: «Risultato storico». Tosi, terzo escluso, potrebbe essere comunque decisivo in vista del ballottaggio: «Serve riflessione nel centrodestra, il risultato di Tommasi al 40% non se lo aspettava nessuno ed è un dato veramente importante»

«È un risultato storico per noi, oltre le aspettative. È un risultato figlio di 15 anni di amministrazione della città che ha portato Verona a fermarsi. Noi vogliamo portare un cambiamento e abbiamo 15 giorni per fare l'ultimo passo». Così si è espresso il candidato sindaco a Verona Damiano Tommasi ai microfoni di La7. In merito all'eventualità di un appoggio da parte di Flavio Tosi, destinato al terzo posto e dunque escluso dal ballottaggio, lo stesso Damiano Tommasi ha lasciato aperta una porticina: «Il nostro progetto ha dei valori, chi aderisce al nostro progetto è ben accetto. Noi vogliamo parlare alla città e prenderci le nostre responsabilità, vogliamo parlare dei nostri valori. Gli ottimi risultati delle liste civiche che ci sostengono sono lì a dimostrarne l'importanza».  

Proprio Flavio Tosi, si è espresso in modo tale da non escludere nulla, pur ricordando che sarà necessaria una fase di «riflessione» nonché di «confronto anche con un partito nazionale come Forza Italia». Tuttavia lo stesso Tosi, con dichiarazioni che singolarmente fanno eco a quelle di Mao Valpiana, ha anzitutto sottolineato il risultato non esaltante al primo turno del sindaco uscente Federico Sboarina: «Un dato deve far riflettere, - ha detto Tosi - noi nel 2012 rivincemmo le elezioni al primo turno con il 57%, oggi l'amministrazione uscente ha un terzo dei nostri voti di allora». Flavio Tosi ha quindi chiarito che «il risultato di Tommasi al 40% non se lo aspettava nessuno, è un dato veramente importante». Tuttavia lo stesso Tosi ha ricordato che «il centrodestra a Verona si conferma comunque la maggioranza». Sulla possibile ricomposizione con Sboarina, l'ex sindaco Tosi ha detto che da parte sua e di Forza Italia vi era la volontà di considerare questo primo turno come le «primarie del centrodestra», ma da parte del sindaco uscente «non è mai arrivato alcun segnale», ha detto Tosi.

Insomma, un accordo al momento tra Tosi ed il centrodestra di Sboarina, con il ripristino della coalizione tra Fratelli d'Italia, la Lega e Forza Italia non è scontato ma nemmeno si può ovviamente escludere. Certo, per Flavio Tosi non sarebbe semplicissimo accettare di sostenere apertamente il sindaco uscente che, negli ultimi cinque anni, ha costantemente attaccato ritenendolo in buona sostanza «inadeguato» al ruolo di primo cittadino. D'altro canto, anche appoggiare apertamente il centrosinistra di Damiano Tommasi non sarebbe così facile: Flavio Tosi dovrebbe anzitutto superare le presumibili reticenze di Forza Italia che, in caso di ballottaggio, aveva già annunciato «il centrodestra tornerà unito anche a Verona». Oltre a ciò, lo stesso Flavio Tosi non gode di grande simpatia tra alcuni esponenti della coalizione di centrosinistra, uno su tutti Michele Bertucco. Basterà, in tal caso, la capacità di mediazione dell'alchimista del centrocampo Damiano Tommasi? Noi ce lo siamo chiesti con largo anticipo.

Nel frattempo a parlare è stato anche il governatore del Veneto Luca Zaia, il quale intervenendo ai microfoni dell'Ansa, ha detto: «I numeri ci dicono che dove il centrodestra corre unito si portano a casa i Comuni. Dove invece ci si presenta separati gli elettori giustamente puniscono il centrodestra. La visibilità politica dei dati - ha aggiunto Zaia - va a chi rotture non ne crea. Dobbiamo essere uniti e inclusivi, visto che la visione deve essere certamente di una coalizione di centrodestra, però altrettanto rispettosa di tutte quelle aree moderate che magari non si sentono rappresentate nel panorama politico italiano». 

Il sindaco uscente Federico Sboarina è stato l'ultimo dei tre principali candidati sindaco a commentare l'esito del primo turno ed ha spiegato che «Verona con il 60% si conferma una città di destra», sottolineando che «con il ballottaggio inizia una nuova partita». Il sindaco uscente ha quindi voluto marcare una differenza «tra chi ha esperienza e chi non ce l'ha», ma anche tra il centrodestra ed invece un candidato come Damiano Tommasi che sarebbe il «cavallo di Troia della sinistra», al quale Sboarina ha voluto chiedere direttamente cosa intende fare con la Tav, il Central Park e qual è la sua opinione in merito all'«ideologia gender». Per quanto riguarda invece l'eventuale sostegno al ballottaggio da parte di Tosi, il sindaco uscente Federico Sboarina si è limitato a dire che Forza Italia in passato aveva già garantito il suo appoggio in caso di secondo turno.

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