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Anche il Pd ha fatto rete a Verona e si afferma nei quartieri. Tosi: «Possibile telefonata con Tommasi»

«I quartieri sono con Damiano Tommasi, - spiega Elisa La Paglia - un grande risultato e una maggioranza stabile per la coalizione in quasi tutte le Circoscrizioni di Verona». Intanto Flavio Tosi aspetta che squilli il telefono: «Con Damiano c'è un ottimo rapporto personale, i rapporti sono eccellenti»

«La strategia del campo largo, l‘unità del centrosinistra e un candidato pragmatico e capace come Damiano Tommasi ci consegnano un primo importante risultato in questo primo turno di elezioni amministrative: la coalizione Rete! è al 40% in città e ciascuna forza si può riconoscere nel lavoro svolto finora». Così commentano i risultati, certo incoraggianti per la coalizione di centrosinistra, il segretario provinciale Pd Maurizio FacincaniLuigi Ugoli, segretario cittadino del Pd Verona. 

Facincani e Ugoli poi aggiungono: «Il Pd vede l’importante affermazione del gruppo consiliare comunale con il quale ci congratuliamo assieme a tutti i candidati della nostra lista e che ringraziamo per il prezioso lavoro svolto in questi anni.
Vede inoltre confermato il radicamento del nostro Partito nei territori e nei quartieri da dove traiamo nuove forze per il Consiglio comunale e mettiamo a disposizione persone preparate e competenti per l’amministrazione del cambiamento che sarà chiamata a riequilibrare i poteri tra centro e periferia. L’impegno profuso sul campo dai nostri parlamentari attesta che Verona potrà sempre contare su un livello nazionale attento e coeso». Quindi uno sguardo rivolto al futuro prossimo, ovvero il 26 giugno, giorno del ballottaggio: «E ora avanti, altrettanto uniti e coesi a sostegno di Damiano Tommasi Sindaco in questi ultimi 15 giorni di campagna elettorale che ci separano da un risultato a suo modo eccezionale e che ormai ci appare a portata di mano. Sono i cittadini che ce lo chiedono», concludono Facincani e Ugoli .

Tanta soddisfazione per il risultato delle consultazioni del 12 giugno è stata espressa anche da Federico Benini, vale a dire il candidato consigliere comunale che ha ricevuto più preferenze in assoluto a Verona, ovvero 1.470 per l'esattezza: «Non ho parole per descrivere la felicità e la responsabilità di questo impegno. - ha commentato Benini ringraziando gli elettori - Non so davvero come ringraziarvi per questa iniezione di fiducia. Sono onorato di essere stato il consigliere comunale più votato di Verona».

Anche Alessia Rotta ha rimarcato l'ottimo risultato raggiunto dalla coalizione: «Insieme a Damiano Tommasi abbiamo raggiunto un risultato storico. I veronesi e le veronesi hanno dimostrato che c'è, forte, la voglia di cambiare e Tommasi è l'unico con cui possiamo davvero aprire una nuova stagione. E hanno fatto sentire la delusione nei confronti di Sboarina, che ha fatto il peggior risultato di un sindaco uscente a Verona. Lo abbiamo detto con forza - ha concluso Alessia Rotta - per troppi anni la città è rimasta ferma, ed ora è tempo di ripartire con nuove persone e nuove energie».

Legittima soddisfazione a parte, tra i dem così come in tutta la coalizione di centrosinistra, è però già tempo di pensare a come evitare che quella del primo turno si trasformi in una "vittoria di Pirro". Anche se, in realtà, come ricordato da Elisa La Paglia, il centrosinistra un importante risultato lo ha comunque già raggiunto: «I quartieri sono con Damiano Tommasi, - spiega infatti Elisa La Paglia - un grande risultato e una maggioranza stabile per la coalizione in quasi tutte le Circoscrizioni di Verona. E questo risultato è già acquisito, al di là del risultato del ballottaggio. Ora abbiamo grandi responsabilità ma anche l’entusiasmo di rimettere al centro servizi e qualità della vita in ogni quartiere di Verona». 

Nel frattempo, gli occhi sono ovviamente puntati sul fronte tosiano e, più in generale, si cerca di capire chi eventualmente farà la prima vera mossa tra gli sfidanti in campo, ovvero il sindaco uscente Federico Sboarina e il volto nuovo che finora ha stupito un po' tutti, Damiano Tommasi per l'appunto. L'ago della bilancia, è ormai abbastanza assodato, sarà Flavio Tosi che, per il momento, gioca d'attesa. Sa di essere decisivo e sa anche che trovare un «accordo politico», come lui stesso lo ha definito, potrebbe essere tanto facile quanto difficile sia con Sboarina che con Tommasi. Ma, a suo modo di vedere le cose, spetta ai due candidati sindaco ancora in gioco prendere in mano il telefono ed, eventualmente, chiamarlo. Dei contatti con il centrodestra sboariniano già ci sarebbero stati, ma Tosi si aspetta che sia il sindaco uscente in persona a parlargli. Mentre con Damiano Tommasi, ha rivelato Tosi in un'intervista a RiformistaTv, ancora non c'è stato alcun confronto in vista del ballottaggio, ma «una chiamata da parte sua non la escludo». Lo stesso Flavio Tosi, infatti, ha sottolineato che «con Damiano c'è un ottimo rapporto personale, ci siamo sempre rispettati reciprocamente, i rapporti interpersonali sono eccellenti».

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