Baby gang: Traguardi: «Servono più servizi per i giovani». Lega: «Abbassiamo età punibile»
Il problema del disagio e della delinquenza giovanile, già terreno di scontro in campagna elettorale, torna a dividere la politica locale dopo il recente blitz della Questura
Il blitz della Questura di Verona con cui martedì scorso, 26 luglio, sono stati bloccati 16 giovani, fra cui 10 minorenni, per vari reati ha riacceso il dibattito politico cittadino sul tema della delinquenza giovanile, le cosiddette "baby gang". Il tema era stato terreno di scontro durante la campagna elettorale e tuttora le soluzioni proposte dalla diverse fazioni mostrano una netta distanza di vedute sul tema.
La nuova amministrazione comunale guidata dal sindaco Damiano Tommasi, ad esempio, non intende privilegiare la via della repressione. Ed i consiglieri comunali di Traguardi Beatrice Verzè, Giacomo Cona e Pietro Trincanato hanno sintetizzato così un pensiero abbastanza diffuso nell'intera maggioranza. «Troppo a lungo la politica cittadina ha collocato gli adolescenti e i giovani in fondo alla lista delle priorità - hanno scritto i tre esponenti di Traguardi - Oggi quella disattenzione istituzionale si esprime attraverso la carenza di spazi destinati all'incontro, allo studio e alla formazione, tutto ciò a svantaggio specialmente delle famiglie che non possono permettersi di sostenere i costi delle attività extra scolastiche. Come gruppo consigliare di Traguardi siamo particolarmente sensibili a questo tema, tant'è che uno dei capisaldi del nostro programma è la proposta di creare dei distretti di quartiere per il supporto giovanile e adolescenziale, in altre parole spazi in cui ragazze e ragazzi, soprattutto in condizioni di fragilità, possano trovare un luogo accogliente e formativo in cui trascorrere il tempo che altrimenti passerebbero da soli o in situazioni inadeguate. Prevenzione precoce e servizi sono, secondo noi, le parole chiave per rimettere al centro una categoria che per troppo tempo non ha trovato spazio, occasione di crescita e supporto. Assicuriamo la nostra massima collaborazione agli assessori alle politiche giovanili Jacopo Buffolo e alla sicurezza Stefania Zivelonghi al fine di promuovere una rete con le associazioni e le realtà del territorio che organizzano doposcuola e attività ricreative e assistenziali».
La linea della Lega, invece, rimane quella della tolleranza zero. Ed il deputato veronese Vito Comencini propone di abbassare l'età punibile dalla legge. «Il buonismo non porta da nessuna parte, servono sanzioni severe rivedendo il codice penale - ha commentato Comencini - Siamo di fronte a dei giovani criminali e quello che è inaccettabile è che non vengano spese parole per le vittime. Per garantire la sicurezza dei nostri quartieri non servono i mediatori culturali, sono invece necessari maggiori strumenti alle nostre forze dell’ordine e certezza della pena».