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Papà anti-baby gang camuffato in piazza con Croce, Bacciga: «Non è carnevale»

Mario (nome di fantasia) sostiene la raccolta firme di Prima Verona sulla sicurezza. Il consigliere leghista replica: «A breve aprirà uno sportello per le famiglie che avrà un ufficio dedicato alle baby gang»

Ieri mattina, 5 febbraio, il presidente di Prima Verona Michele Croce, insieme al fratello Andrea che preside la commissione sicurezza della terza circoscrizione di Verona, ha piantato un gazebo in Piazza Bra per parlare di sicurezza. Con Michele e Andrea Croce era presente anche Mario (nome di fantasia), un padre che ha denunciato il fenomeno delle baby gang.

«Verona ha un problema di sicurezza e bisogna agire adesso - ha detto Michele Croce - Ecco perché Prima Verona propone una petizione per rendere di nuovo vivibili i nostri quartieri. Dopo i gravissimi fatti delle settimane scorse, con vandali che continuano a tagliare le gomme delle auto, baby gang che imperversano per la città e l'accattonaggio diffuso, cosa ha fatto concretamente il sindaco Sboarina? Condannare questi fatti non basta più, bisogna agire. Prima Verona ha deciso di raccogliere le firme per una petizione con proposte concrete per dare finalmente una scossa a questo sindaco». Le tre proposte prevedono l'istituzione della figura del vigile di quartiere, che pattugli il territorio e sia un punto riferimento per i cittadini. L'attivazione di un sistema di controllo del vicinato tramite gruppi Whatsapp, al cui interno ci siano segnalatori delle forze dell'ordine che sappiano come intervenire, ed infine ordinanze contingenti e urgenti che possono risolvere in maniera immediata situazioni di emarginazione e disagio.
«Ogni giorno ricevo segnalazioni di residenti che sono preoccupati per il degrado e l'abbandono in cui sono lasciate molte zone delle città e questo genera insicurezza e spesso nasconde nicchie di microcriminalità - ha sottolineato Andrea Croce - Come consigliere di circoscrizione spesso ho cercato di farmi mediatore di questi disagi, ma spesso le segnalazioni sono cadute nel vuoto, e così i cittadini perdono fiducia nelle amministrazioni e smettono di denunciare».
Infine, Mario ha deciso di sostenere la raccolta firme ed ha commentato: «Iniziative come questa sono importantissime per permettere ai cittadini di dire la loro e cercare di spingere chi amministra ad intraprendere azioni concrete e decise. Quello della delinquenza e delle baby gang è un problema che può riguardare ogni famiglia ed è giusto che si intervenga alla fonte del problema aiutando i ragazzi in percorsi di recupero».

Gazebo Prima Verona baby gang-2
(Il gazebo di Prima Verona)

Il gazebo di Prima Verona è stato presente anche oggi pomeriggio in Piazza Bra. E sempre oggi è arrivata la replica di Andrea Bacciga, consigliere comunale e presidente commissione sicurezza del Comune di Verona. Bacciga si è rivolto direttamente a Mario, ricordandogli che «a breve aprirà uno sportello per le famiglie che avrà un ufficio dedicato alle baby gang, per aiutare le vittime ma anche i bulli. Da tempo l’amministrazione si occupa del fenomeno, così come le forze dell'ordine attenzionano questi piccoli delinquenti e agiscono tempestivamente quando si verificano dei reati. Il signor Mario è stato invitato con la figlia ad accedere al nuovo servizio. Professionisti esperti e competenti potranno aiutarli a trovare la giusta strada in un’ottica di risoluzione e di rieducazione. Mi preme, però, far notare a Mario, che va ai comizi politici mascherato, peraltro in violazione alle leggi di pubblica sicurezza, che non siamo ancora a carnevale, e questo suo travestimento, che diceva necessario per proteggere la privacy della figlia, non ha più ragione di essere, dal momento che hanno partecipato entrambi a un evento pubblico online. E vorrei anche ribadirgli, per l’ennesima volta, che assieme alla figlia saranno i benvenuti allo sportello del Comune. Forse non ha compreso che è lui ad avere il problema e deve essere supportato e indirizzato e non può in nessun modo essere parte attiva del servizio, permettendosi di dispensare consigli. I figli vanno seguiti. La scuola e le istituzioni sono presenti. La base è sempre e comunque la famiglia. È da lì che partono l’educazione e il rispetto».

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