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Autonomia, disegno di legge in Consiglio dei ministri. Critiche dai Verdi, soddisfazione di Forza Italia: «Siamo a una svolta»

«Con l’attuale esecutivo di centrodestra ci sono tutte le condizioni politiche per portare a casa il risultato», afferma il consigliere comunale a Verona e regionale Alberto Bozza

Quella di giovedì 2 febbraio, secondo le parole del governatore del Veneto Luca Zaia, dovrebbe essere una «giornata storica» per quanto concerne l'autonomia regionale e l'Italia. La proposta di legge dovrebbe infatti essere ufficialmente discussa nel Consiglio dei ministri e, in queste ore, sono state diverse le reazioni sul piano politico.

Autonomia del Veneto, il presidente Zaia: «Giovedì sarà una giornata storica»

All'entusiasmo del presidente del Veneto ha risposto lo scetticismo dell'on. Luana Zanella di Alleanza Verdi Sinistra, secondo la quale «il progetto di Calderoli di autonomia differenziata non risponde per nulla ai principi democratici del regionalismo come era inteso dai padri costituenti chiamati in causa dal presidente Zaia». Sempre secondo quanto dichiarato da Luana Zanella, «la Costituzione guarda ad un orizzonte di unità nelle differenze, e di garanzia di equità. Noi - prosegue la parlamentare di Alleanza Verdi Sinistra - chiedevamo a questo fine di riscrivere in parlamento i Lep, i Livelli essenziali delle prestazioni che sono una bussola per evitare squilibri e disuguaglianza. Calderoli e il governo, invece, hanno pensato ad una "Cabina di regia", escludendo il parlamento, una scelta molto grave».

Al contrario, sempre sul tema dell'autonomia differenziata, il consigliere regionale del Veneto di Forza Italia Alberto Bozza afferma senza giri di parole che l’esame del disegno di legge previsto in Consiglio dei ministri «segna una svolta». Infatti, sostiene l'esponente veronese di Forza Italia Alberto Bozza, «per la prima volta un testo normativo approda a Roma, è il primo passo concreto di un percorso che deve portarci alla riforma entro il 2025, tagliando il traguardo che ci siamo posti come gruppo consiliare di Forza Italia in Veneto all’inizio della legislatura regionale nel 2020. Non a caso il nostro è l’unico partito in Consiglio che porta nel nome e nel simbolo un esplicito richiamo all’autonomia. Dopo anni di niet dei governi del Pd e dei grillini, con l’attuale esecutivo di centrodestra ci sono tutte le condizioni politiche per portare a casa il risultato».   

E proprio nel centrodestra, lo stesso Bozza ha voluto ricordar il ruolo «equilibratore» del suo partito e, in particolare, del presidente Silvio Berlusconi: «Forza Italia ha esperienza di governo e storicamente è il partito del centrodestra con il maggiore profilo istituzionale, - afferma Alberto Bozza - nello stesso tempo è dalla nascita liberale, anti-statalista e quindi autonomista, perciò è riuscita a fare da collante tra gli alleati sull’autonomia differenziata. Il ministro Tajani ha suggerito la strada migliore e più concreta per ottenerla, che non è quella delle forzature, del purismo ideologico e delle invettive politico-mediatiche, ma quella dell’equilibrio e della più ampia condivisione possibile, come ha sottolineato del resto lo stesso presidente Zaia. E così si è arrivati al Consiglio dei ministri», ha concluso l'azzurro Alberto Bozza.   

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