Istituto Assistenza Anziani aumenta le rette, Tosi: «Ente mal gestito»
Il candidato sindaco attacca il Comune ed anche il cda della casa di riposo. La replica da Villa Monga: «Scelta obbligata dalla pandemia, avvallata dal Collegio dei Revisori dei Conti e compresa dai rappresentanti di tutti i familiari degli ospiti»
L'Istituto Assistenza Anziani (Iaa) di Verona ha dovuto aumentare la retta ed il candidato sindaco Flavio Tosi attacca il consiglio di amministrazione ed il Comune. «L'istituto porta a 65,5 euro giornalieri la retta, tre euro di aumento al giorno, oltre 1.100 euro annui - ha dichiarato Tosi - E la grottesca giustificazione è che ha dovuto ridurre i posti letto per la mancanza di personale infermieristico. Per forza, molti lavoratori se ne sono andati dopo i ricatti e le cause giudiziarie che l'ente ha intentato nei loro confronti. Figuriamoci se qualcuno si avvicina a un ente così mal gestito. Per anni maltratti i lavoratori e poi ti stupisci se se ne vanno via».
Quelle di Tosi sarebbero però delle «accuse infondate» per il cda della casa di riposo di Villa Monga. «La decisione di aumentare la retta è stata una scelta obbligata per porre rimedio alle conseguenze nefaste della pandemia che hanno determinato enormi costi per l'acquisto di presidi sanitari non previsti e non prevedibili, oltre ad una diminuzione delle entrate relative alle rette, dato che i posti lasciati vuoti dagli ospiti deceduti, non potevano essere rioccupati a causa dei limiti di ingresso stabiliti dalle normative sanitarie di emergenza. Tale decisione, peraltro, è stata avvallata anche dal Collegio dei Revisori dei Conti ed è stata comunicata e discussa con i rappresentanti di tutti i familiari degli ospiti, che hanno perfettamente capito le motivazioni dell'istituto».
Mentre il problema dell'assenza di personale infermieristico non è limitato all'Iaa di Verona, ma per il cda è un problema nazionale. «In tutta Italia, mancano 60mila infermieri e anche il Veneto, così come Verona, sono interessati dal fenomeno. La situazione del territorio Veronese è forse ancora più critica, in conseguenza della coesistenza sul territorio cittadino e provinciale di ben 4 realtà sanitarie di grandissimo respiro che hanno, negli scorsi anni, indetto concorsi per centinaia di posti da infermiere, proponendo ai lavoratori un contratto certamente più vantaggioso rispetto a quello adottato nelle rsa. Lascia, quindi, l'amaro in bocca il comportamento del consigliere Tosi che per il proprio tornaconto elettorale cerca di strumentalizzare la situazione critica in cui versano tutte le rsa».