Assorbenti, Verzè (Traguardi): «L'Iva la paghi il Comune di Verona»
L'idea è stata lanciata dalla consigliera del movimento civico in quinta circoscrizione, prendendo come esempio quello del comune pisano di Guardistallo
Il Comune di Guardistallo, in provincia di Pisa, ha attuato uno sconto del 22%, pari al valore dell'Iva, su tutti gli assorbenti venduti nelle proprie farmacie comunali. In sostanza, l'Iva la paga il Comune che non effettua un ricarico sul prodotto. «A Verona si potrebbe fare lo stesso, alleggerendo così il carico economico per donne e famiglie, dando al contempo il giusto peso ad una vera e propria necessità». L'idea è stata lanciata da Beatrice Verzè, consigliera del movimento civico Traguardi nella quinta circoscrizione di Verona.
«Il Decreto Fiscale 2019 ha previsto una tassazione ridotta dal 22% al 5% per gli assorbenti compostabili e biodegradabili. Si tratta di una riduzione fatta a metà, una riduzione che riguarda gli assorbenti meno utilizzati, difficilmente reperibili e più cari. Gli altri restano al 22%, una delle aliquote più alte d’Europa, non solo sugli assorbenti, ma su tutti i beni generici. Qualcuno può dire che è già qualcosa, ma credo che il tempo per accontentarsi sia finito, soprattutto alla luce degli esempi virtuosi che hanno fatto della Tampon Tax una battaglia vincente. Se il governo italiano non si dà da fare quantomeno riducendo l'Iva su tutte le tipologie di assorbenti facendoli rientrare tra i beni essenziali, non ci resta che ricorrere ad interventi locali e territoriali», ha aggiunto Caterina Bortolaso, consigliera Traguardi in seconda circoscrizione.
«Accanto ad interventi di questo genere potrebbe essere efficace fornire gratuitamente tutte le scuole veronesi di prodotti per l'igiene intima femminile, come viene già fatto in diverse scuole e università con l’iniziativa "Assorbente sospeso", però questa volta è il Comune che si fa carico della spesa. Un modo per parlare di mestruazioni e per renderle anche agli occhi delle giovani generazioni per ciò che sono, un fenomeno normale che va trattato come tale, cercando di abbattere una volta per tutte quel muro di vergogna che ci portiamo dietro fin da bambine», ha dichiarato Verzè, che insieme alla consigliera Bortolaso conclude: «Rimane scandaloso che gli assorbenti, come i pannolini per bambini, non rientrino ancora tra i beni di prima necessità, perché nessuna donna, come nessun bambino, può farne a meno. Nel nostro piccolo cerchiamo, come Comune di Verona, di dare il nostro contributo, mettendo al centro ragazze, donne e famiglie».
(Caterina Bortolaso)