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Approvato in Comune il nuovo regolamento per gli artisti di strada: «Una Verona più aperta alla bellezza e al mondo». Critiche le opposizioni

Bisinella (Fare): «Regolamento pericoloso perché apre la via a chiunque voglia esibirsi città». Zavarise (Lega): «Questo è solo una bandierina in salsa sinistra sulla nostra città». Soddisfatto invece Cona di Traguardi che parla di «un primo passo importante verso una città sempre più dell’arte e della cultura»

Nella serata di ieri, giovedì 8 giugno, è stato approvato dal Consiglio comunale di Verona, con 20 voti favorevoli e 6 contrari (consiglieri Bertaia, Bozza, Mariotti, Polato, Russo, Zavarise), il nuovo regolamento, con testo emendato, per la disciplina dell’esercizio delle arti di strada nel territorio del Comune di Verona, a firma del consigliere comunale Giacomo Cona (Traguardi), insieme ai consiglieri Alberto Falezza (Pd), Chiara Stella e Claudio Bassi (Damiano Tommasi Sindaco). È quanto viene riferito oggi in una nota di Palazzo Barbieri che definisce «lungo e complesso» il confronto sostenuto in aula dai consiglieri dell’opposizione che avrebbero «ripetutamente richiesto il ritiro del testo deliberativo per un nuovo esame in sede di commissione consiliare».

Si tratta però di una richiesta che, come sottolineato sempre nella nota del Comune, è stata «respinta dall’amministrazione, che proprio per venire incontro alle minoranze, dopo una prima presentazione in aula della delibera alcune settimane fa, ne ha rivisto il testo in commissione emendandolo anche con l’accoglimento di alcune modifiche ritenute valide provenienti dai consiglieri di opposizione». Da oggi, quindi, evidenziano ancora da Palazzo Barbieri, a Verona sono considerate "arti di strada" «tutte le attività artistiche, performative e creative aventi carattere musicale, teatrale, figurativo, visuale, espressivo ed in ogni ulteriore senso più ampio e libero proprio delle arti, svolte individualmente o in gruppo, con carattere di estemporaneità in spazi aperti al pubblico».

A fronte di ciò, dal Comune di Verona viene evidenziato che «queste attività devono essere svolte senza un corrispettivo predeterminato o di un titolo di accesso per assistervi». Sarà invece «consentita la raccolta di offerte libere». Si tratta quindi di attività che «potranno essere svolte gratuitamente e con una nuova modalità di richiesta della concessione spazi semplificata e facilmente accessibile a tutti attraverso piattaforma informatica». In questo modo, viene precisato dal Comune di Verona, si punta a «promuovere le attività dell'arte di strada, non solo con modalità semplificate di concessione, ma anche attraverso l’organizzazione di iniziative ad essa espressamente dedicate, come concerti, esibizioni, rassegne e festival, valorizzandone il carattere artistico e professionale, la qualità, la ricerca di nuove proposte, gli elementi di attrattività turistica e culturale e sostenendo progetti di creazione e formazione artistica sul territorio comunale».

Il consigliere comunale di Traguardi Giacomo Cona ha commentato così l'approvazione del nuovo regolamento: «Finalmente una nuova disciplina per l’arte di strada, un primo passo importante verso una città sempre più dell’arte e della cultura anche nelle sue vie e piazze. Una Verona più aperta alla bellezza e al mondo. Un risultato importante frutto di un ampio e positivo confronto, aperto anche all’opposizione, che ha portato a numerose valutazioni e variazioni nel corso dell’iter di stesura. Verona diventa finalmente così una città veramente a misura di artista e di arte in generale, più attrattiva ed interessante anche per quanti esercitano, nelle diverse forme, questa attività. Ci allineiamo così a tutte le altre realtà italiane, - ha concluso Giacomo Cona - anche a noi molto vicine, come Brescia, Milano, Torino, Padova, Vicenza, che già hanno una disciplina molto simile alla nostra e che riescono così a valorizzare questo tipo di esibizioni, che rendono di fatto le città più belle, più vissute e frequentate».

Il dibattito in aula a Palazzo Barbieri

La consigliera Patrizia Bisinella (Fare) ha espresso «forte perplessità in merito a questo regolamento a mio avviso pericoloso perché apre la via a chiunque, senza titoli e competenze specifiche, voglia esibirsi città». La stessa Bisinella ha quindi rimarcato che «manca un controllo preventivo serio sulla qualità delle esibizioni, manca una adeguata copertura assicurativa per eventuali danni causati al patrimonio comunale e si presta il fianco a possibili problemi di ordine e sicurezza». Pare negativo anche di Daniele Polato (Fratelli d’Italia), il quale ha definito il regolamento «un testo fatto in fretta, in cui sono presenti dei buchi e soprattutto è mancato il confronto con le Circoscrizioni». Polato ha quindi ribadito che« non vengono prese in considerazioni necessità e differenze degli artisti e vi sono lacune in un testo che si dovrebbe rivedere».

Anche Alberto Bozza (FI) non è apparso soddisfatto: «Il tema del controllo e una questione importante. Perché oggi ci troviamo ad affrontare già molte difficoltà in termini di sicurezza. Con questo regolamento possiamo dare il fianco a nuove difficoltà gestionali della città. È un errore strategico. Vi chiedo di attendere e di valutare un momento più opportuno». Dal fronte della Lega è intervenuto quindi Nicolò Zavarise: «Questo è solo una bandierina in salsa sinistra sulla nostra città. - ha detto il consigliere Zavarise - Per fortuna dalla prima versione a quella di oggi sono state introdotte delle modifiche grazie agli emendamenti da noi presentati. Questo rischia di essere un regolamento "liberi tutti", per forme legalizzate di accattonaggio».

Per la Lista Tosi si è detta contraria anche la consigliera Anna Bertaia: «Non nascondo il mio disagio e perplessità a discutere un regolamento che invece della innovazione culturale ricercata dalla sinistra rischia di penalizzare quelli che sono i veri artisti, che saranno messi allo stesso livello di chiunque voglia esibirsi. Scelte di un non controllo che risultano poco comprensibili. Ci sono tante altre urgenze che attendono risposta». Tra i favorevoli, invece, si è espresso così Pietro Trincanato della lista Traguardi: «Plauso per una iniziativa che ha il merito di essere trasversale e che ci auguravamo fosse sostenuta da tutto il Consiglio comunale. Un testo che risponde ai bisogni di una città con una grande formazione artistica, ricca di giovani che si vogliono esibire e trovare spazi per esprimersi».

Per la lista Damiano Tommasi Sindaco, è quindi intervenuta anche Chiara Stella che ha parlato di «un risultato frutto di un metodo di lavoro molto importante che andrebbe sostenuto per una corretta modalità di lavoro politico-amministrativo». Stella ha quindi aggiunto: «Ringrazio gli uffici per il supporto e rassicuro l’opposizione che dalle città da cui abbiamo tratto esempio per la realizzazione del regolamento non vi sono esempi di un aggravio della sicurezza, anzi». Alberto Falezza del Partito Democratico, infine, ha aggiunto: «Un regolamento frutto di un bel percorso, che rappresenta la volontà comune di portare questa innovazione importante per la nostra città. Un buon percorso politico arriva quando in quest’aula siamo in grado di confrontarci in modo costruttivo per il bene della città, come è successo per questo documento».

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