Giorgetti: "Castelletti sta combattendo contro i Visitors"
Davide Bendinelli: "Macchè diverse correnti, i leghisti sono tutti uguali". Il candidato: "Sono certo che arriveremo al ballottaggio contro il Carroccio"
Pacato ma risoluto. Questo il Luigi Castelletti di ieri sera all'apertura ufficiale della sua campagna elettorale, davanti ad un auditorium di Veronafiere gremito da oltre 5oo fedelissimi. «Il sindaco deve fare il sindaco perché Verona non può diventare il trampolino di lancio di qualcuno, un modo per dare il via alla propria carriera. In poche parole, più sindaco e meno televisione».
Secondo Castelletti "Verona deve essere amministrata come un’azienda, con persone davvero competenti nei ruoli chiave: i curricula politici non devono più essere il lasciapassare per entrare nelle aziende partecipate". Per il candidato del centrodestra la giunta Tosi non ha fatto altro che «isolare la nostra città dal resto d’Italia e d’Europa. Non si può votare il delfino di Maroni, uno che ancora va sbandierando la secessione. Tosi è contraddittorio e deve chiarezza ai suoi cittadini, deve dire realmente cosa ne pensa delle idee del suo partito". Infine l’auspicio che la campagna elettorale "duri fino al 20 maggio, fino al ballottaggio che, sono certo, ci vedrà protagonisti".