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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Mozione "Sì Tav" a Verona, la Lega compatta: «Opera fondamentale, messaggio al governo»

«Questo è un chiaro segnale ai nostri alleati di governo, - ha dichiarato il consigliere Vito Comencini - per far capire quanto questa infrastruttura sia aspettata da Verona e in Veneto»

Giovedì 17 Gennaio il Consiglio Comunale di Verona ha votato a larga maggioranza la mozione a sostegno del progetto TAV, dando un forte segnale al governo da parte del territorio. Ad illustrare la mozione è stata la Lega di Verona con la consigliera comunale Anna Grassi, prima firmataria della mozione: «Abbiamo deciso di portarla a Verona perché si trova in posizione strategica nell'ambito della rete centrale europea dei trasporti. Verona si trova nell'intersezione tra il tratto Verona-Brescia e il il tratto Verona-Vicenza-Padova e la realizzazione dell'opera porterà notevoli indotti su tutto il territorio a 360°. Questo Consiglio, inoltre, si era già espresso positivamente votando il progetto preliminare sul nodo ingresso ovest».

Erano presenti in sede di presentazione anche il consigliere comunale di Zevio Alberto Todeschini e il responsabile per la Lega della pianura est, Francesco Farina: «È un'opera che inciderà anche sui Comuni della provincia da est ad ovest, portando benefici all'economia e al territorio dal punto di vista dell'ambiente, delle comunicazioni e delle infrastrutture». Il consigliere regionale Alessandro Montagnoli, il quale a sua volta ha portato la stessa mozione sui banchi di Palazzo Ferro-Fini ha aggiunto: «Il raddoppio dei binari avrà importanti risvolti per l'economia del territorio dal momneto che la realizzazione dell'Alta Velocità nel tratto lombardo-veneto rappresenta l'unico corridioio che percorre la Valpadana in senso orizzontale, ricordando che quest'area produce da sola circa il 70% del PIL nazionale».

Sull'argomento si è espresso anche l'onorevole Vito Comencini: «Questo è un chiaro segnale ai nostri alleati di governo per far capire quanto questa infrastruttura sia aspettata da Verona e dal Veneto. A livello governativo, una volta valutati i costi-benefici, si seguirà la linea di Matteo Salvini: se non si troverà un accordo tra le due forze di maggiornaza si seguiranno le indicazioni del contratto di governo che prevede i referendum propositivi».

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