Amministrative 2017, primarie a tre per il PD. Salemi: "Mi metto in gioco"
Orietta Salemi si è autosospesa dal ruolo di segretario cittadino per partecipare alle primarie insieme a Gustavo Franchetto e Damiano Fermo
Gustavo Franchetto, Orietta Salemi e Damiano Fermo. Sono questi i candidati alle primarie che il Partito Democratico di Verona ha indetto per trovare il proprio candidato sindaco per le prossime elezioni amministrative di Verona. Si voterà il 2 aprile dalle 8 alle 20 e possono votare tutti i residenti nel comune di Verona con più di 16 anni, pagando 2 euro.
Sfumata la candidatura unitaria di Gianpaolo Trevisi, il PD passa attraverso le primarie a cui sembrava volesse partecipare anche Elisa La Paglia che ha fatto un passo indietro scrivendo: "Non è il momento dei personalismi. I temi e i progetti per i quali mi sono battuta in questi cinque anni, li metto a disposizione di una squadra più forte. Mi auguro che queste primarie non siano vissute come un congresso che sarà invece il 30 Aprile: siamo tutti chiamati a scegliere il futuro sindaco o sindaca della città di Verona".
Non correrà per le primarie, ma Elisa La Paglia vuole correre ancora per continuare ad essere consigliere comunale e ha annunciato: "Da lunedi 13 marzo fino a maggio ogni lunedì alle 19.00 insieme ad esperti nei vari settori affronteremo vari temi. Saranno occasioni per confrontarsi sulle opportunità di questa città".
Chi invece si è candidata alle primarie del Partito Democratico è Orietta Salemi che si è autosospesa dal ruolo di segretario comunale del partito. "Di fronte alla mancata candidatura civica unitaria in grado di allargare il nostro orizzonte - ha dichiarato Orietta Salemi, prima sostenitrice della candidatura unitaria di Trevisi - la ragione che mi ha spinto a sciogliere la mia riserva è che un partito come il nostro non può rassegnarsi e fare ricorso a chi indossa per l'occasione un'ennesima nuova casacca. Il PD è la casa di tutti, ma non proprio di tutti a qualsiasi condizione. Il PD non può rinunciare a un ruolo da protagonista nell'ascolto e nel dialogo con il modo civico e tutti i veronesi che si aspettano un progetto responsabile e alternativo di città. Questa è la sfida che abbiamo davanti e che ho deciso di affrontare perché credo che sia giunta l'ora di un nuovo protagonismo di Verona. In questi anni la politica non è stata all'altezza delle energie sociali, culturali e imprenditoriali che Verona sa e può esprimere. Chi governa la città deve invece essere all'altezza delle potenzialità della nostra storia e della nostra tradizione: bisogna uscire dalla sedazione di questi ultimi anni e investire sulle politiche giovanili, del tutto assenti, sulla rivitalizzazione dei quartieri decentrati, spesso segnati dal degrado e dall'insicurezza, per un'attenzione particolare a chi è più indifeso, agli anziani, a chi è senza lavoro e senza futuro, con interventi mirati e certi nel tempo".
E per lanciare la sua candidatura Orietta Salemi ha scelto piazza Santa Toscana. "Verona è città delle piazze ma non solo la Bra o piazza Erbe - ha detto Salemi - È dalle piazze di ogni angolo di Verona che deve ricominciare la vita e deve essere messa in circolo la vivace energia produttiva che caratterizza questa città. La piazza è anche simbolo di una campagna elettorale aperta, che cerca le persone a cui chiedo passione e competenza da mettere in gioco per aggregarsi attorno a un progetto che permetta a Verona di riprendere in mano il proprio futuro. Un percorso che vede nelle primarie questa prima tappa con il contributo di idee che tutti potranno portare".