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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Amministrative 2017, i giovani del PD: "Basta errori, primarie subito"

A chiederlo è un gruppo di dirigenti e amministratori del Partito Democratico quasi tutti sotto i 40 anni. "Adottiamo anche a Verona il modello vincente di Milano"

Adottare il modello vincente di Milano anche a Verona. Dare spazio alla partecipazione. Svolgere in tempi brevi primarie aperte per la scelta del candidato sindaco del centrosinistra. È questa la proposta di numerosi dirigenti e amministratori del Partito Democratico di Verona, tra i quali vi sono i capigruppo in quarta, quinta, sesta e settima circoscrizione, oltre al vice-segretario provinciale Marco Burato, esponenti della segreteria e della direzione provinciale. Quasi tutti sotto i 40 anni e che si autodefiniscono "la nuova generazione dei nativi democratici del PD".

La richiesta è quella di dare un segnale di apertura del centrosinistra alla città. Abbandonare le riunioni ristrette tra referenti di questo o quel gruppo, svolgendo le primarie che dovranno essere una competizione non solo di candidati, ma soprattutto di idee e proposte per il futuro di Verona. "Undici mesi fa a Milano c'è stata una bellissima competizione, aperta e plurale, con candidati forti e in grado di abbracciare le molteplici anime della coalizione - ha affermato Camilla Mariotto, capogruppo del PD in quinta circoscrizione - Le primarie sono state il volano per Sala, dandogli occasione di farsi conoscere da tutti i milanesi e per discutere e approfondire i temi cari al PD. È tempo di riprendere il cammino per le primarie e lasciare che anche a Verona siano i cittadini a decidere i progetti e i programmi vincenti".

"Le primarie, in un'atmosfera di grande attesa come quella delle prime elezioni del dopo Tosi - prosegue Yared Ghebremariam Tesfaù, capogruppo del PD in sesta circoscrizione - sono l’occasione per permettere al centrosinistra di coinvolgere, con il suo entusiasmo e le sue proposte, gran parte della città, per risvegliare quella coscienza civica che vuole fare di Verona una città al passo coi tempi, funzionale, all'avanguardia. Fino ad oggi si sono susseguiti nomi importanti, bruciati uno dopo l’altro, dagli errori del segretario provinciale e cittadino del PD. Noi non vogliamo escludere nessuno, ma pensiamo che ci si debba confrontare in campo aperto, mettendo in gioco idee e proposte alla luce del Sole, abbandonando le segrete stanze dove decidono in pochi".

I proponenti dell'appello per l'avvio del percorso che deve portare, in poche settimane, a svolgere le primarie per il sindaco di Verona, chiedono anche di dare seguito a quanto deciso già tre volte dall'assemblea cittadina del PD, che aveva approvato lo svolgimento delle primarie già a gennaio, poi a febbraio e di nuovo a marzo, eventi poi sempre rinviati da segretario provinciale e cittadino PD. "Vorremmo che ci fosse davvero il coraggio di avviare un percorso e intessere un dialogo con l'elettorato veronese, sia quello di centrosinistra che quello che, pur provenendo da altre aree, voglia darci ascolto e possibilmente fiducia alle amministrative - spiega Marco Burato, vice-segretario del Partito Democratico di Verona - In passato, dove si è cercato con qualche cavillo di evitare le primarie, come a San Giovanni Lupatoto, si è sempre perso e perso male. Noi vogliamo che per il centrosinistra a Verona ci sia un futuro più bello e diverso. Lo chiediamo come giovani, che hanno lo sguardo rivolto al futuro e la mente piena di progetti per la città: primarie subito, avviamo finalmente il percorso per vincere a Verona". 

"Ora basta con le chiusure e i continui sbagli del gruppo dirigente del PD - conclude Matteo Avogaro, responsabile formazione politica del PD di Verona - Già a dicembre, il burrascoso divorzio PD-Bertucco è stato gestito male. Non ci si può lasciare a quel modo con qualcuno, se ci si vuole alleare qualche mese dopo. Le cose andavano affrontate in modo ordinato e pacifico. Ancora, il PD pare cambiare candidato ogni mese: Allegrini, Salemi, Tommasi, Trevisi, Quaglia. Nomi di qualità, ma che paiono lanciati allo sbaraglio, senza che il gruppo dirigente del PD sappia costruire un progetto e una cornice capace di dare loro forza. I primi ad essere disorientati sono molti iscritti e simpatizzanti, che ci chiedono sbigottiti quando, non se, si faranno le primarie. Ora serve un percorso ordinato e che porti a risultati certi. Come dice Renzi, se c’è la volontà, le primarie si fanno in massimo 20 giorni".

L’invito dei proponenti a tutte le persone, movimenti e gruppi che hanno manifestato vicinanza o interesse per il centrosinistra in questi mesi, è quello di concorrere alle primarie per il sindaco di Verona. Il superamento della stagione di Tosi non potrebbe iniziare in modo migliore che con un grande bagno di democrazia.

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