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Alterfestival, contro il pensiero unico. «No, è manifestazione propagandistica»

La terza edizione dell'evento organizzato da Identità Europea a Cerea attira le critiche dei consiglieri di minoranza e della consigliera regionale Bigon. Replica il sindaco Franzoni: «Festival che non guarda all'orientamento politico, ma ai contenuti»

Fornirà anche «antidoti contro il pensiero unico», ma di sicuro non antidoti contro le polemiche politiche.
Dal 26 al 28 maggio a Cerea si svolgerà la terza edizione di Alterfestival, una tre giorni di appuntamenti culturali che animeranno Palazzo Bresciani. Il programma prevede presentazioni di libri, incontri e riflessioni. Ed il sottotitolo dell'evento è appunto «Antidoti contro il pensiero unico», perché uno degli obiettivi del festival è quello riscoprire l'arma del pensiero critico per difendersi dalla propaganda. Eppure, Alterfestival è stato accusato di essere proprio un evento propagandistico.

alterfestival programma

Alterfestival è infatti organizzato da Identità Europea, con il patrocinio della Regione Veneto e con la collaborazione di Area Exp e del Comune di Cerea. E Comune e Regione sono stati attaccati dalle rispettive minoranze per il sostegno fornito al festival. Un sostegno che per il Comune di Cerea è anche economico. Ma per i consiglieri Alessia Rossignoli, Paolino Bonfante e Paolo Bruschetta, i soldi spesi per Alterfestival si sarebbero potuti spendere meglio. «L’amministrazione comunale di Cerea ha aumentato le rette degli asili nido del 20%, mentre si spendono oltre 60mila euro in tre anni per sostenere un convegno politicamente targato di pura propaganda - hanno dichiarato i tre consiglieri comunali di Cerea - È giusto che esista la libertà di pensiero, ma non è accettabile la propaganda a spese dei ceretani. Non era meglio accantonare quei 60mila euro a favore degli asili nido? Cosa serve riempirsi la bocca di denatalità se poi questi sono i risultati?».

Mentre la consigliera regionale del Partito Democratico Anna Maria Bigon sta predisponendo un'interrogazione alla giunta sul patrocino concesso a «una manifestazione smaccatamente partitica e propagandistica - ha sottolineato Bigon - Basti vedere il parterre degli ospiti politici, tutto a senso unico per Fratelli d'Italia e Lega. Per non parlare poi dei temi oggetto di dibattito che hanno una chiara matrice di stampo sovranista, spaziando dagli scettici del vaccino contro il Covid a coloro che si ammantano di pacifismo per chiedere la chiusura del conflitto russo-ucraino senza rispetto per il diritto dei popoli».

La replica a Bigon e ai consiglieri di minoranza del Comune di Cerea è stata scritta oggi e diffusa via Facebook dal sindaco Marco Franzoni. «È più forte di loro - ha dichiarato Franzoni - Ancora una volta i rappresentanti della sinistra, a tutti i livelli, vorrebbero imporre la propria agenda culturale. Questa volta a finire nel mirino è Alterfestival. Un evento che richiama studiosi, giornalisti e uomini di cultura da tutta Italia e che non guarda all’orientamento politico, ma ai contenuti. L’obiettivo è quello di stimolare un confronto critico e veramente libero. Un’occasione, insomma, per spingerci a riflettere e a crescere come cittadini. Le polemiche della sinistra sono pura propaganda e non fanno altro che avvalorare la ragione per cui è nato Alterfestival: trovare un antidoto contro il pensiero unico. La nostra città darà voce a pensieri anche controcorrenti, in grado di generare riflessioni su quello che sta accadendo nel nostro Paese e nel mondo».

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