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Alta Velocità, critiche a San Martino sulla scelta del percorso della linea

“In questo modo subiremo un ulteriore taglio infrastrutturale del nostro territorio, già interessato dal passaggio dell’autostrada e della tangenziale Sud", ha sottolineato il primo cittadino Valerio Avesani

L’amministrazione comunale di San Martino Buon Albergo ha presentato ai cittadini le osservazioni al progetto definitivo dell’alta velocità sulla tratta Verona-Vicenza nel corso di un’assemblea pubblica che si è svolta in sala consiliare. Durante l’incontro sono state raccolte alcune considerazioni da parte dei presenti, che sono state integrate, insieme a quelle pervenute dalle Commissioni Territorio Ambiente e Urbanistica, nel documento che è stato approvato in giunta e che verrà votato in Consiglio comunale martedì 26 gennaio.

Il sindaco Valerio Avesani, il vicesindaco Franco De Santi e gli altri rappresentanti del Comune hanno manifestato il proprio disaccordo per la scelta di Iricav 2, il consorzio che ha in concessione la progettazione e la realizzazione della tratta Verona–Padova, di realizzare un’ulteriore linea ferroviaria oltre a quella storica che attraversa il centro del paese. “In questo modo subiremo un ulteriore taglio infrastrutturale del nostro territorio, già interessato dal passaggio dell’autostrada e della tangenziale Sud – ha sottolineato il primo cittadino -. Tutte infrastrutture che hanno vincolato pesantemente lo sviluppo urbanistico e allo stesso tempo hanno impattato fortemente da un punto di vista ambientale. Per ovviare a questo problema avevamo segnalato più volte che la nuova linea fosse realizzata a sud delle zone urbanizzate, una richiesta rimasta inascoltata”.

Il vicesindaco De Santi, presente insieme ad Avesani e agli assessori Mauro Gaspari e Vittorio Castagna e ai consiglieri comunali Raffaele Perissinotto e Aldino Tebaldi, ha evidenziato le criticità maggiori del progetto, da lui segnalate anche durante gli incontri organizzati dalla Provincia con gli altri Comuni interessati dall’opera. A partire dall’attraversamento in galleria artificiale, che prevede una parte del binario a circa 12 metri rispetto al piano campagna, in presenza della falda acquifera. Un altro aspetto su cui ha insistito De Santi, riguarda i danni che potrebbero subire le aziende ittiche e agricole della zona e la realizzazione di tre cantieri lungo la linea ferroviaria. Il vicesindaco ha inoltre rinnovato l’impegno dell’amministrazione comunale nei confronti delle famiglie e delle imprese che saranno interessate dall’abbattimento dei loro edifici. “I rappresentanti di Iricav 2 che abbiamo incontrato ci hanno riferito che i cittadini avranno una compensazione uguale rispetto al bene espropriato”. Sono tre gli edifici abitati e due le aziende che verranno coinvolte, oltre a diversi terreni agricoli.

Oltre alle osservazioni tecniche al progetto definitivo nel documento è stata inserita una richiesta relativa alle opere di mitigazione e compensazione per il territorio, in particolare la realizzazione del cavalcaferrovia nel quartiere di Sant’Antonio, il sovrappasso sulla rotonda del raccordo della tangenziale Sud, l’allargamento della sede stradale di via Pontara Sandri, la creazione di una pista ciclabile lungo la Rosella e di una lungo la linea ferroviaria storica.

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