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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Alluvione, il Pd chiede di fare chiarezza alla Regione

L'opposizione vuole un Consiglio provinciale straordinario nel quale partecipi anche Venezia

Tempo di conta dei danni post alluvione, ma anche tempo di far chiarezza su cosa è successo, sul perché e su cosa si deve fare per evitare che una catastrofe come quella che si è abbattuta sull’est veronese, senza dimenticare Vicenza e Padova, non si verifichi più. Proprio questi sono i punti sui quali batte il Pd scaligero. Secondo il segretario provinciale Vincenzo D’Arienzo, il consigliere in Provincia Diego Zardini e Stefania sartori, capogruppo del partito in Consiglio comunale, da parte degli Enti locali vi è una sostanziale assenza di una cultura di prevenzione del territorio, accompagnata dal fatto che, da anni, si discute di interventi senza alcun risultato, come ad esempio ampliare il letto del fiume Chiampo e realizzare una cassa di espansione in provincia di Vicenza.

Se a questo si aggiunge il fatto che l’abbandono del territorio montano da parte dei privati e la conseguente mancata pulizia di canali e fossi porta ad una criticità nelle zone a valle, si capisce bene come la situazione non sia sotto controllo. Per risolvere queste problematiche Il Pd ha chiesto un Consiglio Provinciale straordinario da svolgersi nell’est veronese, nel quale dovranno essere coinvolti la Regione, i Comuni colpiti dall’alluvione e la cittadinanza. Il questa sede si dovranno valutare criticamente gli accadimenti e si dovrà riflettere sugli eventuali errori, individuando, di conseguenza, le soluzioni. Inoltre, il partito d’opposizione chiede che la Regione Veneto integri il finanziamento statale per i contributi alle famiglie, imprese ed Enti danneggiati dalla calamità naturale.

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