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Allagamenti a Verona, Bertucco: «Servono soluzioni per prevenirli»

Mentre il consiglio comunale boccia una proposta di Traguardi per Via XX Settembre, il sindaco chiede ad Acque Veronesi autobotti e pompe per tamponare le emergenze, prendendo le critiche del consigliere di minoranza

Sono passate dalle parole ai fatti le minoranze del consiglio comunale di Verona. Dopo aver raccolto e sottoscritto le lamentele dei cittadini per i frequenti casi di allagamento che si verificano in città durante gli acquazzoni, le opposizioni hanno provato a proporre di rimedi.

Il consigliere comune di Traguardi Tommaso Ferrari, durante l'ultimo consiglio comunale, ha presentato un emendamento all'assestamemto di bilancio con cui chiedeva una spesa di 90mila euro per la manutenzione straordinaria in Via XX Settembre. «La maggioranza ha votato contro, eccezion fatta per Verona Domani - ha commentato Ferrari - È indubbio che serva un piano generale di adeguamento dell'infrastruttura fognaria ma questo poteva essere un segnale concreto e tempestivo da dare a residenti e commercianti del quartiere. Durante le amministrazioni Tosi non si è fatto nulla e con Sboarina si continua a rimandare. A pagare il conto sono i veronesi. Serve intervenire in fretta».

E un'altra proposta l'ha fatta il Partito Democratico, che vorrebbe discutere del problema in una commissione consiliari insieme ai vertici di Acque Veronesi, ovvero l'azienda che gestisce la rete idrica e fognaria della città. «Un confronto ampio - chiedono i consiglieri Federico Benini, Elisa La Paglia e Stefano Vallani - sulle azioni di medio e lungo periodo necessarie a mettere in sicurezza il benessere della città e dei suoi cittadini».

Ma con Acque Veronesi si è già confrontato il sindaco Federico Sboarina, il quale ha chiesto subito pompe ed autobotti per tamponare le emergenze, nel casi in cui si dovessero verificare nuovi allagamenti. Ed in più, il primo cittadino ha chiesto delle verifiche in quelle zone della città in cui l'azienda era già intervenuta per mitigare il problema, ma sembra che gli effetti desiderati non siano stati del tutto ottenuti.
Di fronte a questa iniziativa del sindaco, il consigliere di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco ha da ridire. «Pompe e autobotti servono a fronteggiare le emergenze, non a prevenirle - scrive Bertucco - Se il sindaco non sa proporre altre soluzioni ai cronici problemi di allagamenti in Porta Borsari, Veronetta e Borgo Trento (per non parlare dei sottopassi), significa che l'amministrazione sta proprio brancolando nel buio. Cominciamo dalle cose più semplici: la prima azione da mettere in campo è far valere i contratti con Acque Veronesi e Amia fino all'ultima riga, soprattutto per la parte che riguarda gli investimenti, senza paura di scomodare l'amico o l'alleato politico che si è fatto accomodare sulla poltrona più alta delle due aziende. Contemporaneamente, occorre una politica più realistica per il governo del territorio. La cementificazione e l'impermeabilizzazione del suolo hanno raggiunto un limite fisico oltre il quale non producono più alcun alcun benessere, anzi, amplificano soltanto i problemi di governo del territorio. L'amministrazione Sboarina si illude di poter continuare a cementificare come fatto nei decenni precedenti, senza conseguenze immediate. Le conseguenze invece ci sono, e le subiscono i cittadini ogni volta che piove».

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