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Esami antidroga nelle scuole, Benini: «Facciamo l'alcol test ai politici»

Una mozione ammantata di provocazione quella presentata dal consigliere comunale del Partito Democratico, che chiede la prova del palloncino per sindaco, assessori e consiglieri prima di ogni riunione

Più che un vero provvedimento, è una provocazione quella del consigliere comunale del Partito Democratico di Verona Federico Benini, il quale ha presentato una mozione con cui chiede al Comune di «dotarsi di un etilometro, al fine di permettere ai consiglieri comunali e ai membri della giunta di poter misurare su base volontaria il loro tasso alcolemico prima di ogni consiglio».

Il pretesto per questa mozione provocatoria è il tanto discusso protocollo con cui il Comune di Verona vorrebbe introdurre, in collaborazione con l'Ufficio Scolastico e l'Ulss 9, dei test antidroga su base volontaria per gli studenti delle scuole secondarie (quindi medie e superiori) del capoluogo. Un protocollo che ha trovato l'ostilità di presidi, professori e studenti oltre che delle forze politiche di minoranza, tra cui lo stesso Partito Democratico.

Nel testo della sua mozione, Benini fa anche riferimento ad un precedente provvedimento, già approvato dal consiglio comunale. Una mozione, ricordata anche da alcune associazioni cittadine, in cui si chiedeva la creazione di un protocollo per sottoporre a test antidroga non tanto gli studenti quanto gli amministratori locali della città di Verona. Insomma, il consiglio comunale aveva chiesto i test antidroga per i politici, ma l'amministrazione comunale intende attivare un protocollo per introdurre i test antidroga nelle scuole. «Sul tema della lotta alle dipendenze, dunque, l'amministrazione Sboarina, predica bene ma razzola male - sostiene il consigliere comunale del Partito Democratico - Pretende che gli studenti vengano certificati drug-free ma è la prima a non attivare i protocolli necessari ad autocertificare se stessa».

E visto che la mozione precedente è sembrata inefficace, Benini ne ha presentata una nuova, dove almeno si chiede di svolgere il test dell'alcol ai consiglieri comunali e agli assessori di Verona. «Al fine di dare ai cittadini la possibilità di valutare se le decisioni prese sono frutto della razionalità personale o sono dovute ad un presenza elevata di etanolo nel sangue degli amministratori». scrive Federico Benini.

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