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Agec, il Comune approva l'acquisto delle farmacie

All'azienda andranno 500 unit, per un valore complessivo di 113 milioni di euro

Il Consiglio comunale ha approvato con 25 voti favorevoli e 6 contrari i termini dell’operazione di capitalizzazione di Agec, connessa all’operazione di acquisto delle farmacie comunali. La delibera prevede il conferimento ad Agec delle 500 unità immobiliari, già in gestione all’azienda speciale partecipata al 100 per cento, per un valore catastale complessivo di 33.388.402,24 euro e un valore di stima complessivo (con perizia di stima redatta da Agec) di 113.464.350 euro.
“Un’operazione importante – ha detto l’assessore al Patrimonio Daniele Polato - che consentirà di rafforzare il capitale di Agec: l’azienda finora era vincolata dall’effettuare operazioni economiche con gli istituti di credito, non disponendo di risorse. L’Amministrazione comunale manterrà sempre il controllo sulle operazioni riguardanti gli immobili, che potranno essere venduti da Agec per finanziare opere pubbliche”.
Accolti dall’assessore Polato dieci emendamenti (sei del consigliere Pd Uboldi; due del consigliere Pd Padovani; due dei consiglieri di Lista Tosi Spangaro e Pavesi); messi in votazione e respinti altri undici emendamenti. Per il consigliere del Pd Roberto Uboldi “La ricapitalizzazione di Agec è condivisibile, non sono altrettanto condivisibili le modalità e le finalità con cui viene effettuata: stipulare mutui per realizzare nuovi alloggi in grado di rispondere all’emergenza casa è ben diverso che acquistare farmacie comunali. L’operazione è finalizzata a portare 40 milioni al Comune non per fare case, ma per fare dell’altro che non si sa cosa sia: non è specificata infatti la destinazione dei fondi. L’entità del mutuo mette a rischio la stessa sopravvivenza di Agec, che ha l’obbligo di avere parità di bilancio e non disavanzo”.
Per il capogruppo Gruppo Misto Marco Giorlo “La capitalizzazione di Agec è importante perché dà maggior respiro all’Azienda che con l’acquisizione delle farmacie non dovrà più versare 2 milioni e mezzo di euro di affitto al Comune. Se vogliamo che Agec porti al Comune delle risorse dobbiamo darle gli strumenti per lavorare”.
Per il consigliere Pd Maria Luisa Albrigi “La capitalizzazione di Agec doveva essere in funzione della realizzazione di nuove case e della manutenzione degli alloggi. L’amministrazione comunale non può far quadrare il suo bilancio depauperando le varie aziende municipali o mettendole nelle condizioni di avere un bilancio a rischio. Con questa delibera da un lato si ricapitalizza Agec, dall’altro si pongono all’azienda forti limiti”.
“Sono d’accordo che le farmacie passino ad Agec, ma non con queste modalità” ha detto il capogruppo di Verona Civica Edoardo Tisato “visto che il Consiglio comunale non potrà più decidere niente sui 500 immobili comunali che passano ad Agec, perché sarà la Giunta a stabilire quali saranno gli immobili e quale sarà il loro valore. Con questa delibera diamo un mandato in bianco alla Giunta comunale, dato che il Consiglio non potrà più intervenire sui mutui stipulati da Agec”.
Per il consigliere Pd Ivan Zerbato “La capitalizzazione doveva servire ad Agec per contrarre mutui per costruire alloggi e aumentare l’offerta degli stessi all’interno del territorio comunale rispondendo alle esigenze di giovani coppie e famiglie monoreddito che non possono pagare l’affitto a prezzo di mercato. L’unica necessità di trasferire la proprietà delle farmacie ad Agec, che già le gestiva, è che l’Amministrazione comunale deve fare cassa”.
Per il consigliere Pd Paolo Zanotto “Se si volevano avere finanziamenti per realizzare opere pubbliche era più semplice vendere un immobile senza doverlo prima dare ad Agec, autorizzandone la vendita e poi prenderne il ricavato per la realizzazione delle opere, prevedendo un’ulteriore ricapitalizzazione di Agec. Non è stato acquisito il parere delle Circoscrizione e del Collegio dei Revisori dell’Agec; la perizia l’ha fatta il compratore e non è presente la stima da parte dei tecnici comunali”.
Per il consigliere Pd Carlo Pozzerle “La delibera non prevede benefici per Agec per quanto riguarda la missione dell’azienda. Agec non potrà utilizzare questi immobili vincolati dal mutuo. Di fatto questa delibera non risponde alla richiesta di alloggi economico-popolari. Agec sarà ancora una volta ingessata sugli interventi per le infrastrutture, dato che la liquidità della parte immobiliare serve a tappare altri buchi e porterà l’azienda ad un indebitamento spaventoso nei prossimi cinque anni”.
Per il consigliere Pd Fabio Segattini “La delibera è stata predisposta in fretta e furia, mentre dovrebbero esserci misure più attente, che rispettino gli equilibri di bilancio dell’azienda. È un’operazione che non darà risultati positivi e servirà solo a ridurre il patrimonio del Comune, aumentandone il debito”.
Anche per il consigliere Pd Carla Padovani “Si tratta di una delibera importante, che è stata fatta troppo in fretta, con sospensioni evidenti sul lascito Forti e sugli immobili da vendere. Inoltre la delibera non prevede certezze sugli immobili da vendere, poiché affida le modalità della vendita alla Giunta togliendola al Consiglio comunale che rappresenta i cittadini”.
Con 26 voti a favore e 7 contrari il Consiglio comunale ha approvato il bilancio consuntivo 2008 di Agec. Come ha spiegato l’assessore alle Aziende Enrico Toffali, “il bilancio d’esercizio dell’Azienda chiude con un utile di 96.042 euro. Rispetto al precedente esercizio, si evidenzia la contrazione del valore della produzione, che decrementa da 43.988.094 a 42.146.602, imputabile prevalentemente al settore cantieristico e al settore concessioni e servizi cimiteriali. I ricavi delle vendite e delle prestazioni, che ammontano a 41.002.926 euro, evidenziano la netta preponderanza del settore farmacie rispetto agli altri settori, configurandosi pertanto in termini di fatturato l’attività prevalente”.
Con 24 voti a favore e 6 contrari il Consiglio comunale ha approvato la presa d’atto del piano industriale per l’acquisto da parte di Agec delle 13 farmacie comunali per un corrispettivo di 40.000.000 euro, in parte (2.540.000 euro) attribuibile al valore di mercato di tre fabbricati (le sedi delle farmacie Olimpia, Tomba e Borgo Nuovo) e per la restante parte (37.460.000) costituente il costo di avviamento. L’entrata derivante dai proventi della vendita sarà destinata al finanziamento della spesa relativa all’estinzione anticipata di mutui. Il Consiglio comunale ha infine approvato all’unanimità (36 voti) la concessione della sala Morone all’interno del convento di San Bernardino, in stradone Provolo 28, alla Provincia Veneta di Sant’Antonio dei Frati Minori del Convento di San Bernardino.
La concessione dell’immobile, di proprietà del Comune di Verona, avrà una durata di 30 anni e non prevede alcuna corresponsione di canone. Il consolidamento strutturale di sala Morone sarà a carico dei Frati del Convento di San Bernardino.

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