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Agec, Sboarina: «Previsti maggiori costi e spese, il Comune intervenga»

L'ex sindaco mette in guarda sui bilanci dell'azienda strumentale. «Per riequilibrarli servono decisioni rapide. Ne va della qualità dei servizi»

Negli ultimi anni, Agec ha chiuso i bilanci con utili di oltre due milioni di euro, ma nel prossimo triennio lo scenario potrebbe cambiare. L'avvertimento è arrivato dall'ex sindaco di Verona Federico Sboarina, che ha presentato un'interrogazione a risposta scritta al presidente del consiglio comunale Stefano Vallani e al sindaco Damiano Tommasi, chiedendo quali misure si intendono attuare per affrontare le potenziali criticità. Sboarina ha infatti stimato in almeno due milioni l'anno il maggior fabbisogno che il Comune dovrebbe versare nelle casse della sua azienda strumentale per non mettere a rischio i servizi. Servizi che vanno dall'edilizia popolare alla refezione scolastica, dalle farmacie ai cimiteri, dalla Torre Lamberti alla funicolare.

«Se Agec entra in difficoltà, entra in difficoltà la comunità cittadina - ha dichiarato Sboarina - Maggiori costi delle materie prime, come la spesa per le mense scolastiche, maggiori spese del personale per nuovi contratti, crisi economica e inflazione fanno prevedere perdite complessive nel triennio di 10 milioni. Riesce l'assessore al bilancio Michele Bertucco a reperire le risorse e far fronte allo sbilancio oppure deve essere costretto a aumentare le rette per la refezione scolastica? Il rischio è che venga messa a rischio la qualità dei pasti, ma anche il blocco di nuove assunzioni e degli investimenti con l’indisponibilità di nuovi alloggi per le famiglie bisognose. Conoscendo i bilanci Agec, è facile prevedere che le disponibilità liquide si esauriranno a breve, quindi il Comune non ha altra chance se non finanziare direttamente l’azienda, oltre ad un piano immediato di riduzione dei costi. E per fortuna che il presidente Maurizio Ascione aveva concluso un contratto per bloccare le tariffe dell’energia ben prima che scoppiasse la guerra in Ucraina. A giugno abbiamo lasciato Agec in buone condizioni, adesso però la situazione economica generale impone purtroppo decisioni rapide per mettere in sicurezza l'azienda».

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