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Sgomberi e degrado, per Tosi molti senzatetto rifiutano gli aiuti

Dopo l'intervento nei sotterranei dell'ospedale di Borgo Trento il primo cittadino scaligero discute del problema dell'occupazione abusiva in città. Gli fa eco l'assessore Anna Leso

Dopo il recente sgombero dei sotterranei dell'ospedale di Borgo Trento l'attenzione delle forze dell'ordine e dell'amministrazione scaligera si riaccende sulle zone della città a rischio degrado. Sono infatti moltissimi i luoghi a Verona dove, sempre più di frequente, vengono trovati accampamenti abusivi e bivacchi di fortuna. 

IL COMMENTO - Anche il sindaco Flavio Tosi ha voluto parlare dell'argomento, spiegando come intende intervenire l'amministrazione cittadina. "La situazione è monitorata, le aree dismesse sono sotto controllo ma qualche problema è fisiologico possa esistere" ha spiegato il primo cittadino "come ai giardini di piazza Indipendenza dove la nostra polizia municipale interviene giornalmente".

AIUTI RIFIUTATI - "Il problema - ha continuato Tosi - è che molti di questi senza fissa dimora non accettano l'accoglienza comunale perchè non vogliono rispettare il minimo di regole che esistono nei centri". Un concetto sottolineato anche dall'assessore ai servizi sociali Anna Leso: "Abbiamo 170 posti per gli uomini, 12 per le donne. I posti ci sono ma non tutti vengono utilizzati. I contributi sul sociale non sono mai mancati, ma è un problema di scelta di molti senza tetto, che piuttosto che rispettare alcune semplici regole del vivere civile preferiscono stare al freddo o scelgono dei cartoni al posto di un letto". I controlli nei sotterranei di Borgo Trento negli ultimi mesi hanno portato all'individuazione di un centinaio di persone e a una cinquantina di denunce. Sgomberi e controlli quotidiani vengono segnalati in stazione.

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