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Tosi risponde al Senatùr: "Maroni è il capo di tutti, anche di Bossi"

Dopo le dichiarazioni del fondatore del Carroccio, pronta la replica dai "barbari sognanti". Per il primo cittadino scaligero non ci sono dubbi: il neosegretario della Lega è il punto di riferimento per tutti i militanti.

Continua lo scontro fratricida in seno alla Lega Nord. Dopo le dichiarazioni del neosegretario Roberto Maroni che ieri aveva precisato come il Senatùr "sulle vecchie espulsioni non ha voce in capitolo", ecco arrivare la replica decisa di Umberto Bossi: "Sono ancora il capo, io sono qui da sempre, abbiamo cambiato la storia, mi ascoltano, mi ascoltano''. Bossi non sembra quindi intenzionato a lasciare spazio al collega, nonostante le dimostrazioni di approvazione che nei mesi scorsi ha rivolto all'indirizzo di Maroni.

Ma davanti alle intemperanze di Bossi si alzano subito gli scudi dei “barbari sognanti” fedeli a Maroni, primo tra tutti il sindaco di Verona Flavio Tosi, che in merito afferma senza mezzi termini che Maroni, eletto dal congresso federale come segretario della Lega Nord, è il capo del partito e questo vale per tutti i militanti, compreso il Senatùr: “Il capo è Maroni, punto. E questo vale per tutti i militanti, Tosi e Bossi compresi”. Tosi ha invece preferito non parlare delle polemiche interne al partito relativamente al capitolo espulsioni. “Le beghe interne non interessano alla gente”, si è limitato a dire il sindaco scaligero. Il primo cittadino di Verona ancora una volta non esita a dimostrare la sua fedeltà all'attuale segretario del partito e, visto il massiciio sostegno popolare di cui gode il veronese sia nella sua città, sia all'interno della Lega, certamente la sua risulta una voce da tenere in considerazione. Persino per il "leggendario" Senatùr.

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