Il professor Andrea Crisanti si dice scettico sull'effettiva presenza della "variante inglese" del virus nella Regione Veneto, ma lancia al contempo un allarme molto preciso: «Dove la trasmissione è alta, il virus produce varianti ed aumenta il rischio di resistenza al vaccino»
Il professore dell'Università di Padova si è poi detto preoccupato per l'impennata di casi in Veneto: «Avevo già detto due mesi fa che i criteri della suddivisione in fasce erano sbagliati»
Il professore dell'università di Padova è intervenuto al Festival del Futuro di Verona: «In Italia, ci siamo cullati sull'illusione che in estate la pandemia sarebbe finita»
Scettico anche sui tamponi "fai da te": «Un tampone che funziona come lasciapassare sociale deve avere un'affidabilità elevatissima e questi "test fai da te" non la hanno»
Il professore ordinario di Microbiologia dell'Università di Padova ha parlato su Rai Tre alla trasmissione Agorà, dove ha ribadito la necessità di avere «un piano per evitare che i casi risalgano e per consolidare i risultati che otteniamo»
L'ordinario di microbiologia all'università di Padova ha spiegato le ragioni della rottura con il presidente del Veneto. E sul dpcm ha detto: «Alcune limitazioni sono ragionevoli, altre sono meno comprensibili»
Il direttore del dipartimento di Medicina molecolare dell'università di Padova giudica «impensabile» un lockdown nazionale, ma al tempo stesso ritiene necessarie «restrizioni più severe» al fine di «abbattere i numeri e riportarli a livelli gestibili dal contact tracing»
Il professore ordinario di Microbiologia evidenzia come il sistema di contact tracing sia già oggi «al collasso» e dunque perda di efficacia: «Ieri in Veneto con 366 casi positivi avremmo dovuto mettere in isolamento 5 mila persone, invece ne sono state messe solo 660»
L'ordinario di microbiologia Andrea Crisanti sull'ordinanza del governo: «Mette chiarezza». Sulla riapertura delle scuole: «Andrebbe chiesta la vaccinazione antinfluenzale a tutti»
Tra il professore e il presidente della Regione Luca Zaia il rapporto sembra essere freddo ed alcune indiscrezioni giornalistiche parlavano di una riorganizzazione delle microbiologie in favore di Treviso