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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Ikea vuole accelerare i tempi e spinge per l'approvazione del progetto

Il colosso svedese vuole installare tra Borgo Roma e Ca' Didavid il complesso più grande e importante del nord Italia e punta ad avere l'ok dall'amministrazione comunale nella primavera del 2013

L’azienda multinazionale Ikea, già presente sul territorio italiano con 20 stabilimenti, ha avviato un progetto di aumento del numero di punti vendita, prevedendo di arrivare fino a 30. La conquista della penisola sembra partire proprio da Verona, dove l’azienda vorrebbe costruire la struttura più grande del nord Italia, un complesso veramente imponente. Il Gruppo Ikea ha parlato di “un punto vendita con annesso centro commerciale in grado di generare un’occupazione diretta di circa 1.300 persone, in aggiunta a 200 posti di lavoro nell’indotto.”

I primi contatti sono stati presi da mesi e, con la presentazione del progetto ormai imminente, alta è la soddisfazione di tutte le parti in causa riguardo lo svolgimento delle trattative.
Sempre da Ikea informano che "a marzo è stata presentata una proposta di accordo di programma. Durante l'ultimo incontro con sindaco e vicesindaco, il mese scorso, Ikea ha ribadito il proprio interesse di installarsi in quell'area. E l'amministrazione comunale ha confermato la volontà a procedere in tempi brevi a un confronto con i vari enti coinvolti, per una possibile approvazione del progetto entro la primavera 2013".
 
Il vicesindaco Vito Giacino avverte però che la proposta sarà approvata solamente se ritenuta vantaggiosa e non verranno fatti favoritismi in nome dell’appeal di Ikea. In particolare saranno poste tre condizioni: una revisione viabilistica a carico del colosso svedese per snellire il traffico nella zona di Borgo Roma, Cà di David e Santa Lucia-Golosine, la bonifica delle officine Compometal e  l’assunzione di lavoratori del luogo, compresi gli ex operai della stessa fonderia- il complesso sorgerà infatti nell’area del grattacielo Biasi, che in queste ore ha rimosso l’insegna. Giacino aggiunge inoltre che un progetto di tali dimensioni dovrà essere avallato dalla regione.
Nonostante lo stato arretrato dei lavori, sorgono già le prime polemiche: il consigliere Pdl Polato pone l’attenzione sulla già critica situazione del traffico nella zona a causa di strutture come Fiera, ospedale e università, chiedendosi se valga la pena di aggiungere un altro attrattore di traffico.
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