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Censimento: Verona si conferma la seconda città del Veneto

L'aumento della popolazione nella regione è stato stimato al 7,3%, grazie anche al numero degli stranieri presenti che è triplicato e si concentra principalmente nella provincia scaligera e in quella trevigiana

Al 9 ottobre 2011, data di riferimento del 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni, la popolazione residente in Veneto è pari a 4.857.210 individui (l’8,2% di quella nazionale), di cui 2.364.682 maschi e 2.492.528 femmine.

POPOLAZIONE IN AUMENTO - Rispetto al Censimento del 2001 l’incremento complessivo è di 329.516 individui (+7,3%), più che doppio rispetto a quello verificatosi tra il 1991 e il 2001 (146.897 individui, +3,4%) e significativamente più elevato di quello osservato per la popolazione nazionale (+4,3%). La provincia di Treviso presenta la maggiore variazione percentuale (10,3%) mentre Belluno e Rovigo registrano una variazione assoluta di poche centinaia di persone. A livello comunale Veggiano (PD) ha avuto il maggior incremento della popolazione, con una variazione percentuale pari a +55,5%, mentre Posina (VI) è il comune con la flessione più pronunciata (-20,6%).

Nel decennio intercensuario la popolazione di cittadinanza italiana è aumentata di circa 25mila individui (+0,6%) quella straniera di 304.254 unità (+198.8%). In Italia, invece, la componente di cittadinanza italiana diminuisce di oltre 250mila individui (-0,5%) e, come nel Veneto, quella straniera aumenta di 2.694.256 unità (+201,8%).

I cittadini stranieri aumentano in tutte le province, mentre gli italiani diminuiscono in quelle di Rovigo, Belluno e Venezia. I comuni con il maggior incremento di residenti italiani sono Veggiano (PD) e Pontecchio Polesine (RO); Posina (VI) e Villanova Marchesana (RO) quelli che ne perdono di più.

PIÙ FEMMINE CHE MASCHI - In Veneto risiedono circa 95 uomini ogni 100 donne mentre in Italia se ne contano quasi 94; prevale quindi la componente femminile che supera quella maschile di 127.846 unità. A livello territoriale non si segnalano differenze di rilievo: il rapporto di mascolinità raggiunge il valore minimo (92,9%) nella provincia di Belluno (101.135 uomini, 108.866 donne), quello massimo (96,4%) nella provincia di Vicenza (421.812 uomini, 437.393 donne). Soltanto in 141 comuni, pari al 24,3% del totale, il rapporto di mascolinità risulta sbilanciato a favore della componente maschile: il primato spetta a Velo Veronese (VR) dove si contano circa 115,2 uomini ogni 100 donne, viceversa il valore più basso, pari a 83,5, si registra nel comune di Fratta Polesine (RO).

AUMENTANO LE ULTRACENTENARIE - La percentuale di persone di 65 anni e più è passata dal 18,3% (827.432 unità) del 2001 al 20,6% (1.000.197 unità) del 2011, attestandosi sopra la media nazionale (18,7%). L’aumento è stato sensibile anche per le età più avanzate: i “grandi vecchi”, ovvero gli over 85, sono passati dal 2,3% del 2001 (101.954 persone) al 2,9% del 2011 (140.004 persone). Sia nella classe 95-99 anni (+79,5%) sia in quella degli ultracentenari (+140,8%) si hanno tassi di crescita elevati e maggiori della media nazionale (+138,9% contro +78,2%).

Le persone di 100 anni e più erano 542 nel 2001 (70 maschi e 472 femmine) mentre nel 2011 ne sono state censite 1.305, con una percentuale di donne pari all’87,8% (1.146 unità). Nella provincia di Venezia risiede una delle due donne più anziane d’Italia la quale, alla data del censimento, aveva 112 anni.

Considerando l’età media della popolazione residente, che per il Veneto è pari a 43 anni, solo la provincia di Vicenza presenta un valore inferiore (42 anni); viceversa Rovigo e Belluno (46 anni) sono le province più “vecchie”, seguite da Venezia (45 anni); le altre province si attestano intorno al livello medio regionale. Il comune mediamente più giovane è Veggiano (PD), già ricordato per il più alto incremento demografico intercensuario, con un’età media di 37 anni; il più vecchio è Papozze (RO), dove l’età media è di 52 anni.

COMUNI DI MEDIA DIMENSIONE PIÙ POPOLATI -  Dal 2001 ad oggi, la popolazione è aumentata in 443 dei 581 comuni del Veneto (76,2% del totale). In particolare i residenti aumentano nel 94,3% dei comuni di dimensione compresa tra 5 e 20mila abitanti (217 su 230 comuni), nell’83,9% di quelli tra 20.001 e 50.000 abitanti (26 su 31) e nel 69,2% dei comuni tra 1.001 e 5.000 abitanti (189 su 273). Al contrario, l’80,5% dei 41 comuni più piccoli, con popolazione inferiore a 1.000 abitanti, registra un calo di popolazione rispetto al passato censimento.

Analizzando il dato per provincia, a Treviso 91 comuni (95,8% della provincia) presentano un incremento di popolazione. Aumenti consistenti si registrano anche a Venezia (in 40 comuni su 44) e a Verona (in 100 comuni su 121). Nelle province di Belluno e Rovigo, al contrario, prevalgono i comuni il cui numero di residenti si è ridotto: sono rispettivamente 47 (68,1%) e 34 (68%).

COMUNI GRANDI E PICCOLI - La distribuzione provinciale della popolazione assegna ai comuni della provincia di Padova il 19,0% degli abitanti dell’intera regione, il 18,5% a quelli di Verona, ai comuni delle province di Treviso, Vicenza e Venezia rispettivamente il 18,1%, 17,7%, e 17,4%; seguono quelli delle province di Rovigo (5,0%) e Belluno (4,3%).

Fra le grandi città, solo i comuni di Venezia e Verona superano i 250mila abitanti, rispettivamente con 261.362 e 252.520 unità, seguiti nell’ordine da Padova, Vicenza, Treviso; chiude la graduatoria dei comuni con più di 50.000 abitanti il comune di Rovigo. Il comune più piccolo è Laghi (VI) con 123 abitanti.

STRANIERI TRIPLICATI RISPETTO AL 2001 - Nell’arco dell’ultimo decennio intercensuario la popolazione straniera abitualmente dimorante in Veneto è triplicata (da 153.074 a 457.328 unità), e si concentra principalmente nelle province di Verona e Treviso, dove i cittadini stranieri superano le 94mila unità. La componente femminile rappresenta il 51,8% del totale, valore che sale al 56,1% nella provincia di Belluno e raggiunge il valore meno elevato in quella di Vicenza (50,2%). Il rapporto di mascolinità, diminuito di oltre 23 punti percentuali rispetto al 2001, è di 93,1 maschi ogni 100 femmine.Il 60,8% degli stranieri residenti ha un’età compresa tra 20 e 49 anni, uno su quattro ha tra i 30 e i 39 anni. L’età media è di 30 anni e la componente maschile risulta più giovane (29 anni) di quella femminile (31 anni).

I cittadini stranieri aumentano nel 97% dei comuni (562 su 581). In Veneto ogni 1.000 censiti circa 94 sono stranieri, in Italia invece sono 68. I comuni che presentano un’incidenza superiore al valore regionale sono 202 e si concentrano soprattutto nella provincia di Treviso (61 su 95) e nella provincia di Verona (49 su 98). La provincia di Vicenza presenta la maggiore variabilità: l’incidenza raggiunge il massimo nel comune di San Pietro Mussolino con 207,7‰, segue Arzignano con 199,3‰; chiudono la graduatoria i comuni di Foza con 5,6 e Rotzo con 4,7 stranieri per 1000 censiti.

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