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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Da domani cambia il Codice della strada: queste le modifiche

La variazione più importante riguarda senza dubbio l'introduzione di una vera patente per gli scooter, con tanto di esame teorico e pratico, da fare da privatista o tramite autoscuola

Domani, sabato 19 gennaio, entra in vigore la nuova normativa che ridisegna le categorie delle patenti di guida e le procedure per ottenerle. Le novità più importanti riguardano scooter e minicar, con la sostituzione del Certificato d’idoneità guida ciclomotore (CIGC) con una vera e propria patente di guida di categoria AM.

I DETTAGLI - Oltre al nome cambia la disciplina generale: la patente AM, alla quale si applicherà anche la decurtazione dei punti, potrà essere conseguita solo dopo aver sostenuto un esame teorico e pratico. I corsi a scuola non saranno più possibili e gli aspiranti dovranno sostenere l’esame da privatisti o in autoscuola. L’età minima resta 14 anni ma, compiuti i 16 anni, si potrà guidare anche all’estero. Cambiamenti in programma anche per la patente A per la guida delle moto più potenti: 20 o 24 anni, a seconda che si possieda –o meno- la A2. Viene Introdotta la nuova sottocategoria B1, a partire dai 16 anni per guidare i quad e minicar più potenti, con massa a vuoto inferiore o pari a 400 kg. Sul fronte dei mezzi pesanti si alza il limite di età per le nuove C e D, per autocarri e autobus: si chiameranno C1 e D1 e si potranno conseguire, previo esame, a 21 e 24 anni. Altre novità riguardano la residenza: non sarà più riportata sulle nuove patenti e in caso di cambio non vi dovrà essere applicato alcun bollino di aggiornamento, nemmeno sulle vecchie. In caso di patente scaduta o di rinnovo del documento, la patente sarà comunque ristampata e sostituita con un’altra, che verrà spedita a casa dell’interessato.

LE PAROLE DEL DIRETTORE DEL'ACI - "La riforma al Codice della Strada apporterà delle modifiche importanti, in linea per l'adeguamento europeo delle normative. L'Automobile Club Verona si sta già muovendo per sostenere le famiglie in quei cambiamenti che toccheranno più da vicino anche i giovanissimi". Queste le parole di Riccardo Cuomo, direttore dell'A.C. Verona alla vigilia dell'introduzione,delle nuove norme del Codice della Strada.

L'IDEA - In particolare, l'ente scaligero sta lavorando ad una collaborazione con l'Ufficio Scolastico provinciale e il Comune di Verona per aiutare e facilitare il conseguimento della nuova patente AM, nuovo documento obbligatorio per condurre i ciclomotori. La nuova formulazione l’art. 116 del Codice modifica infatti la classificazione dei veicoli, così come individuata a livello europeo, facendo scomparire definitivamente il riferimento al certificato di idoneità alla guida (CIGC) previsto per la conduzione dei ciclomotori, che com’è noto era stato introdotto nel 2002.

UN PROBLEMA PER LE FAMIGLIE - "Questo aggiornamento normativo che tocca da vicino i giovani" ha proseguito Riccardo Cuomo, "è chiaramente un rincaro per le famiglie, che si troveranno a dover sostenere costi nuovi. I corsi di preparazione per la nuova patente AM non potranno infatti più essere gestiti dalle scuole, e quindi i ragazzi dovranno presentarsi da privatisti oppure direttamente in autoscuola. Per questo motivo l’Automobile Club di Verona, pur continuando con gli sforzi legati alla sicurezza ed alla prevenzione stradale, vuole intraprendere anche la strada della solidarietà, intervenendo in un'ottica sociale a sostegno delle famiglie duramente colpite dalla difficile congiuntura economica. Per questo stiamo studiando iniziative che consentano a un buon numero di ragazzi di partecipare gratuitamente al corso di teoria, individuando i più meritevoli attraverso apposita procedura selettiva.".

LUNGIMIRANZA - "Essendo una patente a tutti gli effetti, anche ai conducenti dei ciclomotori verranno tolti i punti se commetteranno infrazioni, oppure in caso di sospensione della stessa dovranno sottoporsi alla revisione. Questo avvicina molto la nuova AM alle patenti tradizionali per le auto, e in ottica propedeutica si tratta di un provvedimento lungimirante. Anche per questo l'Automobile Club Verona sente il dovere di mettersi al fianco delle famiglie per formare, grazie al preziosissimo operato didattico delle nostre autoscuole, le capacità e soprattutto le coscienze degli automobilisti di domani".

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