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"Un angelo all'inferno": il film verrà presentato in Gran Guardia

La pellicola verrà trasmessa da Rai Uno ed è stata realizzata con la il patrocinio della Regione Veneto e del Comune di Verona. Il tema trattato è quello delle dipendenze giovanili e su come incidano sull'ambito familiare

Nuova Media Italia Srl, società di produzione cinematografica, ha realizzato il film “Un angelo all’inferno” , quarto della serie già prodotta a sfondo sociale e trasmessa da Rai Uno con la partecipazione della Regione Veneto, il patrocinio del Comune di Verona ed in collaborazione con le Ulss e le Aziende ospedaliere (capofila la Ulss 20 di Verona). I temi trattati nei precedenti film sono stati la donazione degli organi, l’alcolismo e la salute mentale.

IL TEMA - Questa quarta produzione è incentrata sul tema delle dipendenze giovanili e su come esse incidano nell’ambito delle dinamiche familiari. In particolare, si è inteso mettere in risalto la drammaticità di certe situazioni di grave disagio in ambito familiare laddove si ignorino (anche per pudore e senso di vergogna) competenza e professionalità di chi opera nelle strutture sociali e sanitarie messe a disposizione sul territorio dalle Aziende socio sanitarie. Spesso proprio in famiglia ci sono da un lato disattenzione e scarsa consapevolezza dei rischi, dall’altra si tende a tener nascosto il problema che tra le mura domestiche può crescere indisturbato. Dato che nella tossicodipendenza giovanile gioca un ruolo centrale la famiglia, si è ipotizzata una storia che permettesse di analizzare come la tossicodipendenza incida sulle dinamiche familiari, e di evidenziare come la famiglia sia impreparata ad affrontare la drammaticità di certe situazioni, pronta a mettersi sulla difensiva, invece di aggredire il problema accettando l'aiuto che le strutture sociali e sanitarie mettono a disposizione, spesso ignorando non solo la competenza, la professionalità di chi opera nei Servizi territoriali preposti, ma addirittura la loro stessa esistenza.

IL FILM - Tutti i film prodotti, così come l’attuale, sono stati girati interamente in Veneto e patrocinati dal Ministero della Salute con la partecipazione della Regione Veneto, Assessorati alle Politiche Sanitarie e Sociali. In particolare, “Un angelo all’inferno” è stato finanziato con un contributo della Regione del Veneto a valere sul Fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo e si è avvalso, per la realizzazione, del contributo concreto di idee ed esperienze delle realtà sanitarie locali. La regia è stata affidata, come nei precedenti film, a Bruno Gaburro e la fotografia a Sergio Rubini. Soggetto e sceneggiatura sono di Dardano Sacchetti. Il montaggio è di Vanio Amici. Musiche di composte da Paolo Vallesi per le edizioni Nazionale cantanti. Il film vede quale protagonista Giancarlo Giannini affiancato dalla giovane Laura Adriani. Il cast prevede inoltre: Chiara Conti, Michele Cesari, Roberto Farnesi, Giorgia Wurth, Luca Ward, Emilia Verginelli e Maurizio Mattioli. Il film verrà trasmesso su una rete Rai entro l’estate 2013. In collaborazione con Cremonesi Consulenze è stato “girato” tenendo conto dei principi della ecosostenibilità.

L'ANTEPRIMA - “Un angelo all’inferno” verrà presentato in anteprima alla stampa e ad un pubblico selezionato di addetti ai lavori venerdì 8 febbraio presso il Palazzo della Gran Guardia di Verona alla presenza dell’intero cast, della stampa e delle autorità, tra cui il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il Sindaco di Verona Flavio Tosi, gli Assessori alle Politiche Sanitarie e Sociali Luca Coletto e Remo Sernagiotto ed il Direttore Generale della Ulss20 Dott.ssa Maria Giuseppina Bonavina. Saranno presenti anche dirigenti ed operatori dei vari Servizi territoriali che si occupano di tossicodipendenza. Come per le passate edizioni, dopo la programmazione su Rai Uno, il film vedrà una successiva declinazione territoriale tramite le emittenti private più qualificate a livello nazionale, regionale e provinciale. La produzione di DVD, messi a disposizione di ogni Azienda sociosanitaria della Regione Veneto, diverranno poi strumenti informativi di sensibilizzazione rispetto al tema trattato: sarà infatti cura di ogni singola Azienda programmarne la visione in ambito scolastico ed associativo, in un contesto da dibattito costruttivo. Saranno anche programmate serate di presentazione pubblica del film cui seguiranno tavole rotonde di approfondimento alla presenza di relatori qualificati.

LA STORIA - Pietro (Giancarlo Giannini) è un ingegnere edile benestante vedovo e risposato con Cristina (Chiara Conti). Dentro la loro vita entra Francesca (Giorgia Wurth), e Pietro ne diventa l’amante. Cristina decide di lasciare Pietro per i suoi continui tradimenti e va a vivere per conto suo. Pietro ha un figlio, Marco (Roberto Farnesi) con la sua prima moglie deceduta in giovane età, schiavo della cocaina. Martina (Laura Adriani), figlia di Pietro, preferisce rimanere a casa con il padre il quale evidentemente a causa del suo lavoro non riesce a dare alla figlia tutto l’affetto e le attenzioni di cui ha bisogno una ragazza di 17 anni. Martina, a causa della superficialità del padre, cade nel tunnel della droga. Quando Pietro si rende conto che sta perdendo irrimediabilmente la figlia torna sui suoi passi capisce che nulla di tutto ciò che lo circonda può valere l’amore di Martina. Intanto Martina, a causa di un mix di stupefacenti, entra in coma e viene ricoverata d’urgenza all’ospedale. Scampata dal pericolo di vita, Martina inizia un percorso di recupero presso una comunità.

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