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Bufera di neve, San Giorgio isolata fino a sera e disagi nella Lessinia orientale

Nevicate copiose hanno impedito di raggiungere le località sciistiche fino alle 17, ma da domani tutto tornerà in funzione. Graziati Sant'Anna d'Alfaedo e Badia Calavena

Il mese di febbraio ha portato con sè anche il prepotente ritorno del maltempo e della neve. Se per i bambini rimasti a casa a causa delle scuole chiuse è un’ottima notizia, lo stesso non vale per le località sciistiche e per i disagi alla circolazione. Le copiose nevicate di giovedì e venerdì hanno imbiancato tutta la Lessinia al di sopra degli 800 metri. I problemi più rilevanti sono stati causati dagli accumuli provocati dal vento; questi infatti sono ancora più difficili da sgomberare per i mezzi spazzaneve perché risultano molto compatti a causa della pioggia caduta.

La località sciistica di San Giorgio è stata resa raggiungibile solo alle 17 di ieri, dopo che i mezzi per lo sgombero avevano rimosso i muri di neve sul colle di Branchetto e sulla provinciale che sale da Camposilvano e Conca dei Parpari. Due gatti delle nevi saranno in funzione durante la notte per garantire la regolare circolazione e domenica gli sciatori potranno divertirsi in tutti gli impianti.

La zona in cui la perturbazione ha colpito maggiormente è la Lessinia orientale, ovvero l’area di Velo Veronese e Selva di Progno. Come fa sapere il sindaco di Velo Mario Varalta a L’Arena, nel suo comune è caduta "tantissima neve, sulla quale adesso sta anche piovendo. Tuttavia i diversi mezzi che sono all'opera riusciranno a ripristinare tutti i collegamenti. Purtroppo qualcuno ha dovuto rinunciare al lavoro perché, a causa della neve pesante, non è stato possibile pulire perfettamente le strade per le 7.30, come capitava di solito. Poi con la pioggia che si è aggiunta è aumentato il lavoro di sgombero. Difficile capire la quantità di neve caduta ma mediamente si può calcolarla attorno al metro con punte di tre metri in zone più ventose".

Per quanto riguarda invece Selva di Progno è la vicesindaco Elisabetta Pelosa a chiarire la situazione del comune. "Mio marito è appena partito per il lavoro. Io per oggi rinuncio, perché sta ancora nevicando e seguo l'evolversi della situazione. Abbiamo chiuso solo la scuola dell'infanzia e la primaria di San Bortolo e giovedì i bambini sono stati riaccompagnati a casa con la Panda 4x4 del Comune anziché con il pulmino perché il mezzo dava più garanzie di stabilità sulle strade non ancora sgombre. Purtroppo il forte vento oltre ad accumulare continuamente vanificava anche il lavoro di pulizia. Comunque a metà mattinata era già stata raggiunta e sgomberata dalla neve anche contrada Pagani che è la più alta della nostra Provincia. Oltre ai mezzi comunali ci sono al lavoro anche diversi allevatori che finito il turno in stalla si sono messi all'opera per i tratti che hanno in appalto. Un po' di disagio c'è ma per chi vive in montagna è sopportabile".

A fare da spartiacque è il paese di Roverè, dove sono caduti tra i 25 e i 30 cm di neve e le difficoltà si registrano solo nella parte alta. Procedendo verso ovest la situazione si fa più tranquilla. A Bosco Chiesanuova già in mezza mattinata le piazze erano pulite e i marciapiedi sgomberati grazie al lavoro dei mezzi spazzaneve. A Erbezzo le scuole sono state aperte regolarmente e non ci sono problemi di circolazione anche se nella provinciale che unisce Sant'Anna con Bosco Chiesanuova passando per Erbezzo e i vaj della Marciora e dell'Anguilla ci sono stati alcuni sbandamenti causati dal maltempo. Graziati i paesi di Sant’Anna d’Alfaedo e Badia Calavena; nonostante le previsioni meteo annunciassero neve anche a bassa quota, qui la situazione è stata subito più risolvibile, con qualche disagio dovuto a cumuli di neve nelle aree più periferiche.

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