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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Il 2022 è l'anno più caldo mai registrato ed è in arrivo una nuova "ottobrata"

I meteorologi di 3Bmeteo.com forniscono l'analisi del situazione climatica relativa all'Italia e anche alla provincia di Verona, oltre alle previsioni per i prossimi giorni, dove sono previste temperature ancora sopra la media

«Secondo i dati dell'Isac-Cnr, il periodo gennaio-settembre 2022 è stato il più caldo mai registrato dal 1800 ad oggi, con un'anomalia termica complessiva di +0.87°C: si tratta di un valore significativo considerando che è mediato a livello nazionale e su 9 mesi». È Edorardo Ferrara, meteorologo di 3bmeteo.com, a spiegarci la situazione climatica e a fornirci le previsioni per l'Italia relative ai prossimi giorni. «Entrando nello specifico dell'ambito delle macroaree, sul Nord Italia l'anomalia termica sale a +1.11°C, con un picco addirittura di +1.7°C tra Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria di Ponente: si tratta di valori eccezionali, che ricordiamo sono mediati su ben 9 mesi! Di fatto l'estate appena trascorsa è stata in diverse aree del Nordovest più calda anche della famigerata estate 2003, già di per sè eccezionale. Anomalie più smorzate ma comunque significative al Centro (+0.86°C) e al Sud (+0.72°C)».

PERCHÉ È SUCCESSO - «Sin dallo scorso inverno e almeno fino ai primi giorni di agosto, l'Europa occidentale ma anche gran parte di quella centrale hanno sperimentato l'ingerenza di un vasto quanto potente anticiclone subtropicale, spesso con radici nord-africane», spiega il meteorologo. «Un vero e proprio muro anticiclonico per le piovose perturbazioni atlantiche, che sono state spesso costrette a scorrere a latitudini ben più settentrionali dell'Italia, ripiegando successivamente sull'Europa orientale. Così sull'Italia sono arrivate spesso solo le 'briciole' con precipitazioni in larga parte modeste in particolare al Nordovest, macroarea che più di tutte ha sofferto siccità e temperature sopra la media. Fasi piovose più significative hanno interessato il Centrosud, ma essenzialmente nel bimestre agosto-settembre che ha visto un quantomeno parziale smorzamento o rimodulazione del pattern anticiclonico. Di fatto dall'autunno dello scorso anno mancano le grandi piogge, equamente distribuite, che rimpinguano le falde e, contestualmente al periodo, formano il serbatoio nevoso in montagna con preservamento dei ghiacciai».
Ferrara poi avverte: «Questo non significa che non vi siano fasi piovose anche estreme, come testimoniano i recenti casi alluvionali di Marche, Lazio e Sicilia, ma si tratta di episodi fini a sè stessi e che paradossalmente risultano meno efficaci nella risoluzione della siccità (per minore capacità del terreno arido di assorbire e immagazzinare l'acqua piovana con conseguente scorrimento sulla superficie). Eventi questi che purtroppo rientrano nel quadro generale del cambiamento climatico di cui ricordiamo che Mediterraneo e Italia sono considerati 'hotspot', ovvero alcune delle aree che ad oggi stanno registrando i maggiori effetti collaterali».

"OTTOBRATA BIS" NEL WEEKEND - Ferrara prosegue spiegando che «Una blanda ma insidiosa depressione mediterranea porterà una veloce fase di maltempo dapprima sulla Sardegna, successivamente anche al Sud e Sicilia, con piogge e temporali localmente di forte intensità. Non esclusi nubifragi e locali allagamenti in particolare sulle Isole Maggiori e sulla Calabria. Variabilità al Centronord con qualche rovescio o temporale in particolare tra Abruzzo e Lazio, ma occasionalmente non escluso anche altrove, sebbene in un contesto di variabilità con nubi alternati a momenti soleggiati».
«Nel weekend invece anticiclone africano in rimonta con tempo stabile e molto mite al Centrosud, a tratti un po' uggioso al Nord e sull’alta Toscana. Alta pressione che si rinforzerà ulteriormente nella prossima settimana dando il via a una nuova ottobrata: avremo infatti tempo in prevalenza stabile con solo pochi spunti piovosi, ma soprattutto con temperature ben oltre la media, tanto che le massime potranno raggiungere punte di oltre 24-25°C», ha concluso il meteorologo.

Provincia di Verona

Davide Sironi, sempre di 3Bmeteo.com, sottolinea che «come per gran parte del Nord Italia, anche per Verona e il Veneto il 2022 si sta profilando come l'anno più caldo da inizio delle misure strumentali, frutto in particolare di un inverno e di un'estate eccezionalmente caldi».

«Molto significativo, inoltre, il deficit pluviometrico conseguenza di lunghi periodi con precipitazioni scarse o assenti, in particolare nel periodo invernale e primaverile - prosegue il meteorologo -. Su Verona da inizio anno si sono accumulati circa 350 mm di precipitazioni, a fronte di una media annua di circa 800 mm. A meno di un bimestre novembre-dicembre eccezionalmente piovoso, il 2022 chiuderà con importanti anomalie anche dal punto di vista pluviometrico».

«Entrando nel merito dell'ultimo periodo, dopo un mese di settembre trascorso con condizioni meteo-climatiche nella norma sia sotto il profilo termico sia sotto quello pluviometrico, il mese di ottobre sta registrando nuovamente anomalie positive di temperature e assenza di precipitazioni significative». Sironi infine conclude: «Per i prossimi 10 giorni sono attese condizioni ancora molto miti e asciutte per il periodo, causa la presenza di vasto campo di alta pressione che si rinforzerà ulteriormente nel corso della prossima settimana portando temperature decisamente alte per il periodo, 5-7 gradi oltre le medie di fine ottobre».

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