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Cosa fare a Verona e provincia durante il weekend dall'8 al 10 maggio 2020

Quello che si può fare a Verona e provincia durante il fine settimana

Il decreto "Se ami l'Italia, mantieni la distanza" è vivo e vigente tra noi, ma non solo perché questa settimana ci ha riservato non una, ma ben due ordinanze regionali, la seconda che ha sostituito la prima ma si è intersecata con il Dpcm. Insomma, una vera gioia. Sta di fatto che molte cose in realtà oggi, per legge, anche a Verona e provincia (fatte salve le ordinanze sindacali, quindi verificate sempre), oramai si possono fare. Vediamo un po' di capire quali.

Mascherina

Prima di dedicarci alle attività consentite, vediamo di capire quello che anche in questa "Fase 2" si deve comunque fare. La prima regola per i veneti suona così: indossa la mascherina, anche se sei più bello senza. La mascherina va indossata ovunque, sempre e non appena si esca di casa. Così dice l'ordinanza regionale. Gli unici che possono non indossarla sono i bambini al di sotto dei sei anni e i soggetti con disabilità, oltre alle persone intente a fare uno sforzo fisico da attività sportiva, le quali debbono comunque averla con sé e indossarla non appena si trovino ad interrompere lo sforzo intenso. Discorso simile per i guanti che vanno anch'essi indossati sempre, ma in alternativa è possibile utilizzare i gel igienizzanti per le mani.

Distanziamento

Mantieni la distanza, piaccia o non piaccia oggi va così. Bisogna che tu mi stia alla larga. Almeno un metro, meglio un pochetto di più così siamo sicuri (e poi fa caldo, sudiamo tutti suvvia). Il "distanziamento sociale" vale ovunque, persino a casa dei vostri parenti se andate a trovare i «congiunti» perché senza la suocera dopo due mesi proprio non riuscivate a vivere. Ebbene sì, anche qui o a casa dei genitori bisogna tenere gli uni dagli altri almeno un metro di distanza e, rigorosamente, mascherine ben indossate. Quindi, niente pranzi di famiglia domenicali a casa dei parenti. E se vado a trovare la mia fidanzata o il mio fidanzato che è (giuroooo...) uno «stabile legame affettivo»? Mascherina, guanti o gel igienizzanti e un metro almeno di distanza. Ragazzi, va così. Perché la legge dice questo: «È comunque fortemente raccomandato limitare al massimo gli incontri con persone non conviventi, poiché questo aumenta il rischio di contagio». Tradotto, gli unici che possono venire meno alle norme del "distanziamento sociale" sono le persone che già convivono tra di loro. L'ordinanza regionale in Veneto lo ha ben riassunto in questo modo: «Il distanziamento non si applica tra persone conviventi». Il che, rovesciando il principio, significa: il distanziamento si applica a tutte le persone che non convivono, compresi i «congiunti».

Se, infine, vi viene voglia di fare una passeggiata (attività motoria), ricordate di tenere sempre un metro di distanza dagli altri in ogni circostanza, se invece poi mentre passeggiate vi venisse voglia all'improvviso di correre (attività sportiva), allora la distanza da tenere dagli altri aumenta a due metri (ma ricordate che se fate sforzo intenso potete abbassare la mascherina, ché altrimenti mi finite in ipossia).

Spostamenti

La libertà di circolazione è stata oggetto di restrizioni che in questa fase paiono allentarsi. All'interno del proprio territorio regionale di riferimento, quindi dove ci si trovava "attualmente" rispetto all'entrata in vigore del Dpcm del 26 aprile, è possibile fino al 17 maggio spostarsi per ragioni ormai piuttosto note: le "comprovate esigenze lavorative", i "motivi di salute" e le "situazioni di necessità". Tra queste ultime, le "situazioni di necessità", rientrano a pieno titolo tutti gli acquisti che un cittadino può voler fare in quei negozi o esercizi commerciali cui la legge consente di essere aperti. Quindi se volete andare a fare la spesa in un altro Comune rispetto al vostro perché lì c'è un supermercato che ha prodotti migliori, oggi potete farlo purché sia un Comune all'interno della regione: è una vostra "situazione di necessità" che potete adempiere ovunque in Veneto. Stessa cosa per l'acquisto di un giornale in edicola, o di un libro in una libreria. Una recente Faq del governo, in ogni caso, ricorda però anche che «di norma la spesa  deve farsi in esercizi ragionevolmente prossimi alla propria abitazione, pur non essendo più previsto il territorio comunale quale limite territoriale degli spostamenti; un maggior allontanamento è consentito solo in presenza di specifiche ragioni che lo rendano necessario». Ricordiamo che l'ordinanza regionale numero 46 stabilisce debbano restare chiusi in Veneto la domenica e i giorni festivi in genere, tutti gli «esercizi commerciali di vendita generi alimentari, apparecchi elettronici e telefonici, di elettrodomestici, ferramenta, illuminazione, fotografia, salva la vendita a domicilio o per asporto». 

Per tutti gli spostamenti fuori dalla propria regione di riferimento, i criteri che consentono di muoversi sono sempre tre ma ne cambia uno: oltre a "motivi di salute" e "comprovate esigenze di lavoro" vi sono le "esigenze di assoluta urgenza". Queste ultime sono altra cosa dalle "situazioni di necessità", per questo anche la "visita ai congiunti" fuori dalla propria regione resta vietata. Un genitore o un figlio per poterlo andare a trovare fuori dalla propria regione, bisogna oggi avere un'esigenza di "assoluta urgenza", cioè trovarsi in una condizione così grave da rendere improcrastinabile, non differibilie in alcun modo, la visita. 

Cibo d'asporto

Inizia a fare caldo e un buon gelato non si nega a nessuno. Le gelaterie sono aperte per l'asporto e domicilio, così come bar e ristoranti, ed è possibile andare a comprare il gelato, ma attenzione, non si può consumare sul posto. L'ordinanza regionale numero 46 ha rimosso l'obbligo della prenotazione online o telefonica in Veneto per i prodotti alimentari d'asporto, ma ha ribadito anche che «rimane sospesa ogni forma di consumo sul posto». All'interno del negozio bisogna sostare giusto il tempo necessario per procedere all'acquisto del genere alimentare comprato d'asporto, dunque pagamento e ritiro del prodotto, poi bisogna andare a casa a consumare. Vietati gli assembramenti e obbligatori mascherine e guanti/gel igienizzanti, ergo oltre che vietato, consumare sul posto un gelato con indosso la mascherina parrebbe anche un po' stupido.

Parchi aperti, attività ludiche vietate

Al parco ci si può andare a fare una passeggiata, una corsetta, insomma le attività motorie/sportive consentite, ma non ci si può andare a giocare a calcio, baseball, o salire sull'altalena. Gli assembramenti poi restano sempre vietati, quindi se cinque genitori accompagnano i rispettivi figli piccoli al parco e li lasciano giocare tra di loro finiscono in multa. Le attività ludiche all'aperto, i giochi, sono vietati così come sono chiuse le aree attrezzate nei parchi. È un po' come portare vostro figlio in pasticceria e fargli vedere i pasticcini in vetrina senza poterli acquistare, ma va così ed è meglio di niente. Quindi anche al parco, distanze di sicurezza di almeno un metro, due se si fa attività sportiva, mascherina ben allacciata, guanti/gel e niente attività ludiche o assembramenti.

Aree cani

Questa riguarda nello specifico chi abita a Verona e ha un cane: spiegate pure al vosto amico canino che d'ora in poi quando lo portate a fare i bisogni non gli stresserete più l'anima perché è un po' stitico, o comunque fatica a fare tutto quel che c'è da fare in soli cinque minuti. L'ordinanza che vietava l'ingresso nelle aree cani a più di una persona per volta e per non oltre cinque minuti di tempo è infatti scaduta il 3 maggio e non è stata rinnovata. Quindi nelle aree cani ci si può entrare in più persone per volta, sempre rispettando il distanziamento sociale e indossando i dispositivi di sicurezza, ma si può restare anche oltre i fatidici cinque minuti.

Attività motoria e attività sportiva

Sono entrambe ammesse svolte individualmente «anche lontano da casa» ed è vietato farle fuori dalla propria regione di riferimento, per il resto scegliete voi dove. È necessario mantenere sempre le distanze dagli altri, di un metro per l'attività motoria e due metri per quella sportiva. La mascherina va indossata per l'attività motoria e la si può togliere momentaneamente in caso di attività sportiva con sforzo intenso, per poi rimettersela quando lo sforzo è concluso. Per raggiungere un luogo gradito dove svolgere attività motoria/sportiva «è consentito anche spostarsi con mezzi pubblici o privati». L'autocertificazione degli spostamenti potete anche non averla con voi, ma sappiate che vi potrà sempre essere richiesto da un agente operante di compilarla e di motivare il vostro spostamento, sia per la passeggiata sotto casa sia per la passeggiata in un Comune diverso dal vostro (per chi volesse approfondire può farlo qui). Per fare attività motoria potete utilizzare la bicicletta, mentre sulla questione del "motociclismo" vi rimandiamo a questo approfondimento, ma lo spoiler è che quale «pratica sportiva» si fa solo «in circuiti o percorsi implicanti esercizio sportivo motoristico». Per il resto vi sono parecchie attività motorie/sportive consentite, compresi yoga, pilates, bagni, surf, sup wave, sup race, wakeboard...(qui per approfondire).

Navigazione

Il punto 8 dell'ordinanza regionale numero 46 stabiliva: «È consentita la navigazione, fatte salve disposizioni restrittive dell’autorità competente sul demanio marittimo». La stessa Regione Veneto il 6 maggio è poi intervenuta con un "chiarimento" sul tema sottolineando che «occorre ricordare che è sospesa l’attività ricreativa e ludica e quindi la finalità della navigazione per meri scopi panoramici e paesaggistici o di esercizio nautico non risulta ammessa». Allo stesso tempo però, la Regione Veneto ha poi specificato che «nell’ambito della necessità è compresa la navigazione per portarsi nel luogo di svolgimento di attività motoria e sportiva quale la pesca e l’attività subacquea».

Chiarimento Regione Veneto navigazione

Il "chiarimento" della Regione Veneto sulla navigazione
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